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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


12.4.04


Menoikèi

I 'libri a mille lire' sono (purtroppo) cosa del passato (e non mi risulta siano stati sostituiti con una qualche operazione editoriale analoga: una fenomenologia diversa rappresentano i volumi 'offerti' dai maggiori quotidiani, fattispecie commerciale a diffusione europea). Alcuni di questi fossili mi han seguito nei vari traslochi (i Sonetti dell'Aretino, il Cirano di Rostand, e vari altri). Alcuni mi rispuntano da ripiani e cassetti della mia stanza di ragazza. Nel Lunedì dell'Angelo ritrovo Epicuro, la Lettera sulla felicità (Millelire Stampa Alternativa, Union Printing 1992) e mi colpisce l'elogio della semplicità, il piacere che deriva dall'indipendenza dai bisogni, la necessità di respingere i falsi condizionamenti. Vissuto fra il 340 e il 270 a.C., fondò nel 306 la sua scuola ad Atene - la biografia più ricca resta quella scritta da Diogene Laerzio nel III sec. d.C. Per avere visione di entrambi (ma un libro resta un libro ...), ora c'è Internet ... chissà cosa avrebbe pensato questo modernissimo pensatore sulla dipendenza da rete ... (qui sine peccato est ...). Per i più ansiosi: qui un test sulla vostra condizione di navigatori (io ho totalizzato 42: "You are an average on-line user. You may surf the Web a bit too long at times, but you have control over your usage" - dovrei sentirmi tranquilla ... [?!?]).