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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


29.7.05


Gira gira il mondo
quant'è bello in tondo!


Fo girare, su sollecitazione di Mr. Hyde, la notizia del concorso narrativo Scrivere l'essenziale. Il tema è quello del titolo, il testo (un post, stringi stringi) non deve contenere più di 50 parole. La giuria è imparziale, garantisco (?) io ...


* Non è che un pio viandante di buona volontà tirerebbe fuori un bannerino?



Ecco perché ...




... oggi non mi sento tanto bene e sono di poche parol....


* Morale: sempre tenersi buona la Principessa.



28.7.05


Questa mancava ...



Trovo dal Cap e rigiro. La prima catena blogsessuale della storia dei blog. Non mi avranno.


* Postilla sulla ricerca dell'immagine (una nota di colore): non avete idea di cosa non sia saltato fuori da Google con le chiavi di ricerca "chain" e "sex" ...



27.7.05


Grandi interrogativi
(ovvero: Ecatina polemista)


Nelle lingue (come nelle cifrazioni e nei calcoli) poiché non esiste un limite teorico al numero di parole allineabili in una frase ... il numero di raggruppamenti prevedibili è potenzialmente infinito*. Se a questa perla di saggezza aggiungiamo il numero delle possibili interpretazioni di una frase (o di un pensiero), avremo il caos assoluto (fatta eccezione per chi tenda ad interpretare certe cose sempre a modo suo e sempre in un unico modo, chiaramente).

* De Mauro, Prima lezione sul linguaggio (Roma-Bari 2002) 57

.


25.7.05


Uffa uffa uffffffafffàààà!!!!


Al semaforo. Ti volti e vedi la dannata monovolume con papi, mami e i tre 'ccriaturi con secchiello e palette. In superstrada: ti sorpassa il VW con la barca a rimorchio. Al supermercato: ciccio e ciccia inglesi che si coccolano con cuscinetti e scocche color peperone. Durante la passeggiata serale, frammenti di ciàcole rubate: "ah, oggi a Porto Cesareo c'era un maaaare, ma un maaaare"; "hmmmm, che bello il giro in barca al Capo!". E tu sei lì che rosichi rosichi rosichi ... Ché non solo te tocca de lavorà, ma c'è pure il trasloco!!!!


23.7.05


Venghino siori, venghino!!!


Pare sia tempo di aste fra i blogger. Un paio di blogger tedeschi hanno lanciato una notevole asta di beneficenza su eBay. Un paio di calzini usati del blogger CeKaDo, perfettamente in ordine (a parte un forellino microscopico), con un vissuto di mille avventure, da vendersi ovviamente puliti e profumati. Il ricavato verrà versato a una fondazione tedesca, la Stiftung Bärenherz, che si occupa di bambini incurabili e handicappati. Ai calzini si sono aggiunti mille regalini da blogger diversi, acquarelli, collage, CD, volumetti di poesie. Un bel modo di coniugare affari e amore.


* Sullo sfondo, nella foto scattata sul Reno, il Duomo di Colonia e la chiesa di Groß St. Martin. Motivo in più (motivo mio, ovviamente) per parlare di quest'asta ...



22.7.05


Come un pupazzo a molla



La mia testolina fa su e giù. E' un po' che me ne vado convincendo. Internet non resterà disponibile gratis in eterno. La 'balcanizzazione' dei contenuti di rete è un fenomeno già in atto da tempo, e altri ne vedremo nel genere. Presto. Documentazione a supporto qui.


20.7.05


Rimuginando ...



Qualcuno, qualche tempo fa, ebbe a dire che 'risolvere un problema significa che dev'esser possibile stabilire la correttezza della soluzione per mezzo di un numero finito di passi basati su di un numero finito di ipotesi che sono contenute nell'enunciato del problema e che devono essere sempre esattamente formulate' *. Hmmm. Per Ecatina non sempre (anzi, forse: quasi mai) è così.

* Cfr. Gabriele Lolli, Incompletezza (1992)



Patto!


La palla mi viene, stavolta, dal buon Goppai AdRiX. Iniziatore della catena Caos, si tratta di "individuare cinque punti di un ipotetico contratto con gli italiani da proporre ad un candidato premier, a prescindere dal colore politico. L'unico vincolo è di non limitarsi ad affermazioni astratte del genere 'ridurre le tasse', 'lotta alla disoccupazione', 'no alla guerra', ma di sforzarsi di proporre idee concrete, vere e proprie petizioni per proposte di legge. Non conta la reale fattibilità dell'idea ma l'attinenza con un tema sentito dal blogger, anche se apparentemente stupido. Cultura, economia, giustizia, sicurezza, welfare, sport: qualsiasi materia può essere affrontata."

Devo dire che sono un po' titubante, anche per aver letto le proposte di Lester e del Cap, oltre savasandìr a quella del Goppai, tutte seriosissime e articolate. Mi cimento (per i pomodori marci citofonare Acide).

- Riduzione del numero dei parlamentari (sia in Senato che alla Camera) ad un terzo dell'attuale. Riduzione percentuale del 40 % dello stipendio di ciascuno di loro ed eliminazione dei fringe benefits. Ricavato da destinarsi:
a) per il 50 % al potenziamento delle strutture sanitarie del mezzogiorno
b) per il restante 50 % a sostegno della ricerca per la lotta contro cancro, sclerosi multipla e a placche, AIDS, etc.;

- Ristrutturazione completa delle linee ferroviarie del Sud (in particolare Calabria e Sicilia), con realizzazione progressiva dell'alta velocità

- Riforma della legge Biagi sul lavoro interinale, con potenziamento dei finanziamenti per il lavoro part time e misure di incentivazione della flessibilità e di lotta al precariato (e al lavoro sommerso)

- Ristrutturazione del Ministero dell'Innovazione, con creazione di un pool di esperti costituito da blogger

- Potenziamento delle strutture di ricerca di base, con la creazione di Fondazioni a partecipazione pubblico-privata di sostegno a progetti di rilevante interesse nazionale.

Passo la palla? Mi sembra un po' impegnativo. Faccio come Lester: chi vuole, può raccoglierla!

* Nanetto edificante (?): la sorella di Ecatina, quando la sua bimba era proprio piccola, per ottenere che si tranquillasse un po', iniziava le trattative dicendo: "Lalla, facciamo un patto!" - e Lalla, poco più di un anno, 'batteva cinque' e diceva "Patto! Patto!". Ecco, a Ecatina, quando si parla di 'patto' viene in mente regolarmente una bimba piccola saltellante. Speriamo che non sia questo il caso dei nostri politicheschi ...



18.7.05


Quanta confusione ...

vita forza energie sinergie


... nella tua testa stanca, stasera. Eppure i ritmi, benché sostenuti, sintomavano oggi già un pre-relax pre-vacanziero. Il capo tutto sorrisi e blandizie. Si vede che quando li tratti male, gli uomini, poi ti scodinzolano. Il post di ieri, sulla cena romana, Blogger.com l'ha cassato senza pietà. E allora mi son detta, era destino. Si vede che queste persone speciali incrociate a un tavolo qualche giorno fa te le devi tenere in testa, non puoi ridurle a poche righe di un post. Però alcune delle mie sensazioni, quelle sì. L'incredibile vertigine di conoscere da una vita ragazze (soprattutto ragazze), viste appena da un paio d'ore. La velocità della comunicazione, del sottinteso, del discorso su blogger solo letti o anche incontrati, più presenti che se fossero accanto. Una vita, più vite, mille intrecci, sapori, sorrisi, mille detti e non detti (tanto è come fossero detti), messaggini e squilli con amici di rete, coinvolti al tavolo per quel loro esserci (e tanto) anche se così distanti nel mondo della materia. Tanta energia, tanta forza, tanta vita. Tanta più rabbia che vi sia chi ha deciso di andare. Per sempre. E che in questo mondo che è così tuo, che hai voluto così tanto e ti tieni con tanta tenace pervicacia, nulla sia valso a fermarlo, ad impedirgli, di partire ...


17.7.05


Una serata da ricordare



L'elenco dei partecipanti lo trovate qui. Io avrei un bel po' da raccontare, dato che è stata una serata carinissima. Ma son sfatta dal caldo e dalla stanchezza. Per ora accontentatevi di guardare. Qui.


9.7.05


Forme di cleptomania


Sono minuti rubati, è vero. S'insinua il fresco della sera nei tuoi pori accaldati. Musica e compagnia rilassano. Stai godendo entrambi e per una volta ne sei consapevole. Da tempo non ricordavi una serata così bella e serena. Con lui che fa da cassa di risonanza ai tuoi castelli in aria. Vitalità e umorismo, dolcezza e maturità tutti in una persona. Peccato che parta. Ma anche lui ha rubato frammenti di tempo. Ché il suo è con la famiglia, nella sua università seriosa e nordica. E il tuo fra i tuoi libri polverosi (che hai già sparsi ovunque, incluse le gambe), fra i tuoi 'bimbi' di qui, fra la luce e il vento di questa terra accogliente. Che fortuna poterlo dividere - ogni tanto - con esseri che ti rispecchiano (e così ti illuminano).


7.7.05


Una crepa nel tempo


Alla fine l'ho riacquistato. Ché quello impolverato del mio tempo di ragazza chissà dov'è finito. Capiterà come per Orwell. Come quando, subito dopo aver preso una nuova copia di Nineteen Eighty Four, la vecchia s'è lasciata ritrovare, in uno scaffale dimenticato. Le Affinità elettive mi frullavano in testa da un po'. Apro a caso e vi ritrovo uno dei temi fondanti di questi miei ultimi anni. Il tempo.

Il capitano cominciò un progetto, Edoardo una lettera, ma né l'uno né l'altro andavano avanti. Dopo essersi affaticati un certo tempo fra minute e copie, Edoardo, che se la cavava meno ancora del capitano, si decise a domandare che ore erano.
E constatarono che il capitano aveva dimenticato di caricare il suo cronometro, la prima volta da molti anni: ebbero allora, se non la sensazione precisa, il vago presentimento che il tempo cominciava a diventare loro indifferente.

E' che questi aggeggi davvero ci governano la vita. Ed è così bello vedere che il tuo vicino in una tavolata di amici fa proprio come te, quando si rilassa: si toglie l'orologio dal polso e lo posa, capovolto, sul tavolo. Quasi ad esortare il tempo a rendersi indifferente, solo per qualche attimo, per qualche minuto ancora ...


5.7.05


Lo so, lo so!



Devo scrivere un nuovo post. Ne sono consapevole. Devo scrivere un nuovo post. Ora mi ci metto. Devo scrivere un nuovo post. Ci sto rimuginando. Devo scrivere un nuovo post. Lo so. Ci penserò domani.


4.7.05


E' solo ...


... nella dialettica che vedi davvero te stessa. E' solo quando il tuo mondo ne incrocia uno radicalmente diverso che lo specchio dell'anima ti rinvia un frammento d'immagine esatta. Nelle lunghe ore di conversazione e confronto, nell'analisi di un altro, complesso Dasein, nell'aprire all'esterno la tua prospettiva. Ti ritrovi più ricca e dimensionata di quel che pensassi. Qualche normale, comprensibile senso di colpa. Ma anche un bel po' di compiacimento. Ti sorridi da sola. E volti pagina (con un brivido dolce nell'attesa di leggere il resto).