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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


28.5.06


Kostbarkeiten [4]



Come quando trovi la forma dei tuoi pensieri in parole scritte oltre duecento anni fa - e sbalordisci della modernità assoluta di una saggezza antica.
Non crediate ... che il loro amore sia come il nostro. Provano, sì, la medesima ebbrezza; spesso anche ci mettono maggior passione, ma non conoscono quell'inquietudine ansiosa, quella delicata premura che produce in noi quelle continue e tenere attenzioni il cui unico oggetto è sempre l'essere amato. L'uomo gioisce della felicità che prova, la donna di quella che procura.
Quel che ti colpisce - soprattutto - è che siano parole scritte da un uomo ...

Il libro è sempre lo stesso, da un po' di tempo in qua: le Relazioni pericolose di Choderlos de Laclos.



25.5.06


Spigolature (12).


Sprazzi e ricordi. In Metro a Parigi. Un ubriaco molesta una fanciulla. Lei cerca invano di liberarsene, lui la trattiene per un braccio. Io mi avvicino. Senza fare nulla. Mi fermo alla loro altezza (lui è grosso il doppio di me, ma è anziano, e pieno d'alcool come una molotov). Lascia andare la ragazza. Io e lei andiamo via insieme, comunicando a gesti (si sa, il mio francese è quel che è ...). Salve, entrambe.
Traffico cittadino. Sorpasso dove non dovrei. Il tipo che ho bypassato con l'auto strombazza irritato. A me parte il gestaccio. Rallentiamo al semaforo - l'energumeno scende e si avvicina minaccioso. Io chiudo tutti gli sportelli (che fortuna, la centralina elettrica ...). Poi scatta il verde. Assieme ad Ecatina, a razzo.

Non c'entra nulla. Però. Se qualcuno vi racconta di un tale che parla con un coniglio enorme, in un film, voi a cosa pensate? Io a questo ...



24.5.06


Delikatessen [13]



L'immaginario di questi giorni (e queste notti) è francese. Di un mondo che affascina e intriga come il settecento dei libertini che mi conduce al sonno in questo periodo. Di nostalgie pericolose e inevitabili. Vi tornerò, come vi sono già tornata.. E torno, torno. Almeno ci provo. Bisous.


18.5.06


Stilettate [-2]



Lo sai fra le palpebre serrate a mo' di "nonvoglioaverneidea, mirifiutoanchesolodifigurarmelo". Il cuore ti si è allargato come più non potresti descrivere. Solo l'incongruenza testarda che da sempre ti materia può indurti a formularlo in parole. Sai che lo perderai. La sua natura lo spingerà lontano, verso un ignoto che lentamente lo perdurrà al baratro. Il tuo amore, naturalmente, non avrà consistenza tale da salvarlo. Ovviamente sei conscia. La scelta. Una volta ancora, nuovamente. Hai amato chi è uguale a te. E cammina sull'orlo del dirupo. Solamente questione di tempo e sarà via per sempre. Maledici il tuo destino, premi il tasto "delete" e ricominci a scrivere. Da zero. Con un empito in più di rabbia nel cuore.


Delikatessen [12].


E' che ti desti e ancora insegui il sogno. Una vaga malinconia s'insedia fra diaframma e cuore, i fumi della notte svaporano lenti e fra le dita hai il nulla. Sfogli pagine che hai custodito - formica - come per i giorni di magra. Stavolta (l'avevi promesso ...) è Borges:

Ti cercavo una volta nei confini
Che toccano la sera e la pianura,
Nel cancello che serba una frescura
Antica di verbene e gelsomini.
Eri nella memoria di Palermo,
Nella mitologia del suo passato
(Mazzo di carne e pugnale) e nel bronzo
Aureo dei vani battenti, adornati
Tutti con mano e anello. Ti sentivo
Nei cortili del Sud, nella crescente
Ombra che va sfumando lentamente
Il suo disegno, mentre muore il giorno.
Ora sei in me. Sei la mia vaga sorte,
Sei le cose che estinguerà la morte.

Buona giornata, eh ...


16.5.06


Spigolature (11).
Questione di gusti? II.



Bene. A grande richiesta (ehm ...) svelerò l'arcano. L'arabeggiante attore di cui avevo pubblicato la foto è un tedesco (ebbene sì), a nome Moritz Bleibtreu (nato ad Amburgo, classe '71, beato lui ...). Chi l'ha visto ad esempio nel film "L'esperimento" lo trova favoloso (una per tutti: la sottoscritta). Bene. Le mie amiche impazziscono per un altro tedesco, a nome 'Ciorcio'. Questa dovrebbe esser più facile. Io devo ancora studiarmi bene il tipo. Voi che dite?


15.5.06


Spigolature (10).
Questione di gusti?



Ieri con un'amica abbiamo condiviso le cuffiette di un I-pod per ascoltare il cantante sudamericano Djavan. La sottoscritta, entusiasta, oltre ad improvvisare il solito balletto (stile otaria, ché ero bella distesa) sulla spiaggia - nonché ignorante come una capra quanto a musica latinoamericana - non è riuscita ad evitare che le partisse la fantasia. "E' un bel ragazzo?" chiedo - "Bellissimo" mi dice lei. "Brasiliano, ovviamente". L'immagine che mi si è formata nella mente è quella di sopra (chi vuole può provare ad indovinare di quale attore si tratti ...). Il fatto è che Djavan è di una bellezza 'altra' rispetto al mio immaginario di europea (forse un po' conservatrice in fatto d'uomini). Giudicate voi ...



12.5.06


Kostbarkeiten [3]



E' il mio destino, pare. Di arrivare molto lentamente a definire delle cose. A volte aiuta la lettura, la parola (letta o pronunciata). Spesso è la parola coniugata con il reale dell'esperienza. Se la parola dice che il mio desiderio "è il desiderio dell'Altro", e la mia condizione è quella di 'mancanza di essere', dovrebbe iniziare a girarmi la testa. Forse. Oggi, però, scatena la luce.

" - se il desiderio è presente nel soggetto a condizione, impostagli dall'esistenza del suo discorso, di far passare il suo bisogno per i défilés del significante,
- e se d'altronde, come abbiamo cercato di far intendere aprendo la dialettica del transfert, bisogna fondare la nozione dell'Altro con un'A maiuscola, come il luogo del dispiegamento della parola ...
- bisogna porre che, essendo quello di un animale in preda al linguaggio, il desiderio dell'uomo è il desiderio dell'Altro."*

Ora è più chiaro perché, quando coccolo uno dei gatti, arriva l'altro e inizia a coccolare lui stesso il gatto ...

* Lacan, La direzione della cura e i principii del suo potere, in Scritti 2, 581 ss., 624.



10.5.06


Esaltazioni [0]



Dovrei raccontare di Milano, lo so. Anche perché dovrei prendere in giro TrePì per la sua nuova passione musicale e il Capo per le sue rivelazioni segrete professionali. E invece no. Potrei parlare delle ore piacevolissime passate con lei al Castello Sforzesco, o della meravigliosa mostra di Magritte a Como. E invece no. Non potrò parlare delle Scritture di strada, perché per stanchezza (e qualche decimo di febbre) le ho bigiate (e spero Giulio voglia perdonarmi). No, mi spiace. E' che penso a lui, biondo, occhi azzurri, vitale e dolce assieme. L'uomo perfetto. Ne ho già scritto, l'estate scorsa. E come potrei sentirmi, quando lui mi scrive: "I often think of the wonderful week I spent with you in Lecce last summer. You made my stay quite enjoyable"? Meravigliosamente, direi ... Peccato per quel suo piccolo difetto fisico: moglie e tre figli ...


4.5.06


Spigolature [9]



Come scrivevo tempo fa, il viaggio inizia ben prima di metter piede sul predellino o sulla scaletta. E' nella nostra testa molto innanzi la messa insieme di bagagli e masserizie. Ci si proietta nel luogo, si immagina il tempo (sole, vento, scarpe da indossare per star comodi e girovagare, maglietta individual), volti e voci, occhi e mani, luoghi e tempi degli incontri. Ecatina è di nuovo (sai che novità) sul piede di partenza. Stavolta per lande meneghine. Chi fosse interessato, domenica (mattina) dovrebbe trovarmi qui. Torno presto, però. Per ulteriori notizie, citofonare PadrePaio.