La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.
11.4.05
Le mirage de la lenteur
E' un volumetto delizioso, La lentezza di Kundera. Un fantasioso gioco di intrecci, fra racconto letterario e resoconto di un reale vissuto goffamente. Fra l'avventura del giovane settecentino senza nome e quella di Vincent, imbranato entomologo dei tempi nostri. Ti rimangono appiccicate soprattutto alcune frasi d'esordio. "La velocità è la forma di estasi che la rivoluzione tecnologica ha regalato all'uomo ... quando l'uomo delega il potere di produrre velocità ad una macchina, allora tutto cambia: il suo corpo è fuori gioco, e la velocità a cui si abbandona è incorporea, immateriale - velocità pura, velocità in sé e per sé, velocità-estasi". Sulle Relazioni pericolose di Laclos: "In questo romanzo niente rimane un segreto esclusivo fra due esseri: tutti sembrano vivere all'interno di una immensa conchiglia sonora in cui ogni parola, anche solo sussurrata, rimbomba, amplificata, in molteplici e interminabili echi". Ora puoi dare un nome a certe tue sensazioni: quando ti trovi all'interno di una multiforme conchiglia sonora, ove tutto è dominato dalla velocità - tu per prima -, ove nulla riesce a restar solo tuo (per quanto strenuamente tu cerchi lentezza, e silenzio). Poi riprendi a correre.