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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


30.6.05


Più uno






* Ho copiato anch'io. Da lui. Andate a leggervi i dati. Da brivido. Raccomandasi passaparola.



Italian (?) blog style


Ecatina è un po' alla frutta, in questi giorni. Troppe cose da fare sul lavoro, troppe beghe da seguire a distanza, troppe cose lasciate in sospeso (e da recuperare, prima o poi). Fra queste il blog. Ché la sottoscritta, bacchettona fino in fondo, se non ha nulla da scrivere (o non ha ispirazioni originali, va', mettiamola così) tende a starsene sulle sue. Oggi non avrei avuto, appunto, nulla da dire. Poi son capitata su un blog con aspirazioni da star system e ho letto un post interessante. Disappunto. Potevo ben pensarci io per prima! (ma - come detto - sono un po' alla frutta, insomma, ho una scusa valida ...). Girellando apro blog arcinoto (questo sì fuoriclasse) e vedo che in realtà era ancora qualcun altro ad averci pensato prima. Forse dovrei esser meno intollerante verso il copia-incolla. Ho deciso. Se è altrui, fate pure. Ma chez moi no. Mai. Meglio il silenzio. Dixi.


28.6.05


Non bastan mica, le parole!



"Su, dai, zia, facciamo 'vicini vicini'!" (dice Lalla, montando sulle ginocchia della zia)
"Eeeehhhh?!?!?"
"Dai, facciamo battimani 'vicini vicini'!" (iniziando a zompettarle sulla panza)
"Uhhhhmmmmm!"
"E poi ci abbracciamo pure, 'vicini vicini'!"
....

(Con 35 gradi all'ombra, due son le cose, amore mio: o zia ti adora, oppure deve dimagrire, per cui una sauna le torna gradita ...)



Sulla soglia?


La mia solita poltrona, di fronte a lui. Anni che non vi sedevo. Rimescolìo fra rimorso incertezza e attesa. La sua voce è forte, le parole affilate e brillanti. Nelle movenze, pure incerte e prudenti, è ancora traccia di un'agilità antica e rapace. Parliamo (spazia) dai massimi sistemi alle liti di condominio. Passiamo da Zapatero e la famiglia omosessuale al diritto naturale a Black Gaius. Da Rousseau all'Accademia dei Lincei al fronte russo di Dnepopetrovsk. Non v'è registro che non conosca, questo diavolo d'un uomo. Io lì, presa dal fascino di sempre, il turbamento che si scioglie piano in commozione (solo, le lacrime si rifiutano di spuntare). E la certezza della mia impotenza. Vecchio leone, come vorrei non fosse stata la tua ultima lezione ...


25.6.05


E ti penso ...


... e so di nuovo cos'è quella morsa che mi attanaglia l'anima. Vago blanda le stanze che ancora risuonano di passi amati. Sfoglio le agende ingiallite e seguo i tuoi svolazzi intensi e netti, così colti e leggeri, curiosi di tutto e profondi. Annuso golosa l'acqua di colonia che tanto amavi - ora è solo il vago ricordo di un'aroma. Ma la stretta crudele feroce dura da far girare la testa è quando apro i libri - le tue sottolineature, le orecchie per non dimenticare, a volte foglietti (ce n'era uno bellissimo, sul senso della storia, e ora me lo ha preso lei, e io gliel'ho lasciato), qualche appunto a matita. Sono dieci anni, padre. Perché non si attenua mai la vertigine della tua assenza?


19.6.05


Get double




Dunque. Come al solito con in mano giornali di due mesi fa. Dall'incomparabile rivista di alta erudizione "Io Donna" apprendo dalla penna dell'ineffabile ricercatrice Guia Soncini che, appunto qualche settimana fa, sarebbe apparso nelle sale I giochi dei grandi. La trama? Due coppie di amici che finiscono per 'mescolar le carte in tavola', l'irrequietudine e il lasciarsi vivere che assedia l'esistenza dell'oggi. E qui click di genio dell'inclonabile Guia: "ma l'ho già visto: è Closer". Peccato che il collegamento sia presente a tutti, ma proprio a tutti, i redattori delle schede filmografiche on line. Ovviamente chez Ecate si va oltre (e sennò che ci starebbe a fare, il blog?). Ma nessuno, proprio nessuno, si ricorda di lui? Correva il lontano 1809, signori. Quando il buon Johann Wolfgang pubblicò le sue Affinità elettive*. Due coppie immerse nella bolla di quiete di un castello, che sperimentano il turbamento della mescolanza e dell'attrazione incrociata. Il culmine del romanticismo (quello con la R grande, savasandìr) tedesco. Quel che si disfarrà nel lirismo amorale di D'Annunzio. Del resto, lo stesso Goethe non s'era inventato granché, dato che - se la memoria non mi falla - il buon De Sade aveva da gran pezza, anche se con obiettivi letterari e filosofici diversi, immaginato situazioni analoghe. Signore (e signori, e Soncini) un po' di attenzione in più - nelle riviste scientifiche di alta divulgazione -, a volte, non guasterebbe. Consigliansi immersioni subacquee di tanto in tanto, tanto per constatare cosa sia la profondità.

* "Ci sono cose che il destino si propone ostinatamente. Invano gli attraversano la strada la ragione e la virtù, il dovere e tutto ciò che c’è di più sacro; qualcosa deve accadere, che per lui è giusto, che a noi non sembra giusto; e possiamo comportarci come vogliamo, alla fine è lui che vince".



18.6.05


Fra incidente e attesa


Si azzurra nel sonno la notte. Richiami tenui ritmati di fuori. Severe frange di luce ed attesa. In dolce rituale di danza mi sfiorano silenti i due gatti. Diffuse ondate di sogno - ti percorrono brividi lenti. E ad ingannare il tempo cerchi parole. Figure immagini litote iperboli. E' solo la parola che acquieta. Fugge ritorna si spande a cerchi ed onde. Un immenso astratto che culla. Che dona e che colma. E sei grata.


16.6.05


Contagio

Ho il morbo del blogger-tipo. Ormai parlo solo con le parole degli altri. E' che dal mio tessssoooro Padrepaio (con la complicità dell'Albi) si parla di desiderio. Di quel segreto del vivere felici che starebbe nel desiderare. Che sta nel desiderare. Datosi che desidero ergo sum: se desidero vuol dire che sono vivo. E ogni volta che si parla di desiderio, oltre ad Almodóvar, mi viene in mente questo dialogo:

"E cosa fa l'uomo che vuole catturare? "
"Uccide"
"Ah!" disse bruscamente *** e per un momento distolse la faccia. "Questo è incidentale. Qual'è la prima cosa che fa, la cosa principale? Quale bisogno soddisfa uccidendo?"
"La rabbia, il risentimento sociale, la frustrazione sess... "
"No."
"E allora cosa?"
"Desidera. Anzi, desidera essere proprio ciò che lei è. Desiderare è nella sua natura. Come cominciamo a desiderare? Cerchiamo qualcosa da desiderare? Si sforzi di rispondere."
...
"No. ... Incominciamo desiderando ciò che vediamo ogni giorno. Non sente gli occhi che la scrutano ogni giorno, negli incontri casuali? Non capisco come potrebbe non accorgersene. E i suoi occhi non osservano certe cose?"

Ecco, sarà incidentale, credo, che in questo dialogo si parli di serial killer ... Chi lo preferisca può invece abbeverarsi l'anima a casa del Professore.

Ho come la sensazione che Ecatina sia tornata. Voi che dite?



Dedicata ...



... ai miei amici 'di qua' e ai miei amici 'di là'.


... And when I'm sad, you're a clown
And if I get scared, you're always around ...



14.6.05


Riapnea




O everything's gonna be alright,
The gun man's in the house tonight,
But everything's gonna be alright.

... no woman ...


10.6.05


Pazziate tridentine



In genere preferisco postare con parole mie. Stavolta, però, plagio (dato che l'annuncio è carino e completo): cambio solo i colori e i caratteri, giuro!


Pazzi non foste a viver come bruti.
12 Giugno, Besen Castello.

La Pazziata è un evento scritto, diretto e interpretato da un gruppo di amici senza arte né parte. Il loro unico merito, vanto e colpa è di avere un blog, spazio virtuale in cui far confluire la propria pazzìa.
Fuori dalla Rete, il loro entuasiamo si sparpaglia senza controllo, si riversa sugli ignari passanti e prende alla sprovvista chi come voi ne vorrebbe un po’.

Li trovate a zonzo per il Castello di Beseno, dove tra urla e schiamazzi cercano di acchiapparvi e trascinarvi nel Bastione Sud. Lì daranno bella mostra di sé in un processo alla memoria. L’imputato è un improbabile Fantasma del Castello che ha perso i suoi ricordi. Riuscirà il nostro smemorato a sbarazzarsi della sua colpa e ritrovare se stesso?

La Pazziata
Castel Beseno – Bastione Sud
Domenica 12 giugno 2005
Ore 11.30 – 15.00 – 16,30

I Pazziati
Il Fantasma Fraps
Il Pittore Rillo
Il Giudice Zu
L’Avvocato Copiascolla
Il Blog Mike
Il Web Auro
Il Web Narsil

Blogger fiancheggiatori e collaboratori ufficiali della Pazziata:
Broono
Bru76
Franciskje
Masciu
Sphera

Blogger che ritroveranno parole proprie nel copione della Pazziata:
21venti
Ecate
Ethico
Ioguido
Miic
Skylark
Suonabene
Wosiris

Blog che hanno permesso di realizzare la Pazziata:
Blogrodeo
Portobeseno

Musiche:
“Rumbablu” dei Pontebragas
“Inedito” della Pizia
Varie ed eventuali che non potete non riconoscere.

Un ringraziamento speciale a Davide Ondertoller, organizzatore di tutto l’ambaradàn.



9.6.05


Fra memoria e sogno



Non si parla di una tappa sola, ma di un vero 'grand tour'. Firenze, Colonia, Würzburg, Treviri, Lussemburgo. In nove giorni un'overdose di bellezza e varietà, come solo il cuore dell'Europa sa offrire. Ovviamente il cuore di Ecatina si è fermato, nel tornare qui. I luoghi così amati e a tratti furiosamente odiati, così fermi nella memoria. Un avanti veloce per colmare tre anni di divario, di assenza, di rimpianto e desiderio. Il calore degli amici, una stretta commovente che ti convince di non esserci stata invano, qui. Le novità sorprendenti, unite all'efficienza teutone che rende tutto più lindo e luminoso. Il parco adorato, l'Aachener Weiher di adenaueriana memoria. Gli scorci di verde e di città di immigranti, di fabbriche e media, che ti riempivano l'anima quando li sfrecciavi sulla tua bici-rottame. Sai già che tornerai. E ti auguri presto.


8.6.05


Wiederauftauchen (riemergere)



Eggià. Ché mica è possibile star via troppo tempo. Già così, e sembra (da informazioni 'insider') che siano cambiate mille cose in questi dieci giorni di lontananza. Figuriamoci se avessi trascorso un anno in Tibet ... Comunque - solo così, per dire ... - lo 'stacco' è valso la pena. Ieri, ad esempio, Ecatina era lí a mangiare sushi: e non è certo stato uno degli Höhepunkte del suo 'viaggio della memoria'. Presto approfondimenti. Per ora 'notte (anzi: 'ngiorno, vista l'ora ...).