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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


31.10.04


Nuovi propositi




E' come se a settembre mi fossi svegliata. E avessi deciso: qui deve cambiare qualcosa. Ecco. D'ora in poi si lavora su progetti, ecco! E' finito che si recita 'a soggetto'.


29.10.04


Altrove


In un'altra vita, in un altro blog, parlavo di una mamma-sorella dolcissima. Una barricadera dagli occhi luminosi e dal cuore enorme. Dagli ideali ambiziosi e ingenui, una sognatrice che spingeva altri a sognare e lottare. Lei è mancata proprio quando io ero via, tre settimane fa. Ma è come fosse sempre qui, sempre a trasmetterci la sua forza luminosa, il coraggio delle sue idee, la sua schiena dritta e il sorriso commovente. Trovo una poesia di Else Lasker-Schüler che forse un po' esprime quel che provo:

RICORDO

Il mare s'innalza fragoroso sulla terra,
dall'alto si riversano cascate ardenti.
La candela brucia ancora silenziosa fra le mani.
Vorrei rivederti, cara madre mia ...
Ho sepolto il mio cuore nella sabbia fredda,
Ma l'anima mia non vuol lasciare questo mondo.
E si è allontanata da me.
Le avrei cucito un abito di conchiglie;
Ma fu esiliata nel mio corpo ruvido.
Fu la mia mamma amata a regalarmela.
Cerco ovunque - in punta di piedi - l'anima mia;
S'è annidata in una rossa parete di roccia,
E il suo scrutare vaga ancora nei miei occhi.



Futilità

E io che credevo di esser la sola imbranata sulla terra. E invece. Sic transit gloria mundi ... (non c'entra nulla, ma mi andava di mettercelo, ecco!). Ieri, nel corso di una piacevole chiacchierata, narravo della mia 'disavventura del cassonetto'. Qualche settimana fa, sacchetto della spazzatura in una mano, chiavi di casa nell'altra, ho lanciato - piena di entusiasmo - le chiavi nel cassonetto, trattenendo in mano il sacchetto ... Resami conto della storditaggine, ho chiesto aiuto ai vicini (non potendo, ovviamente, più rientrare in casa per risolvere il problema). Persone di buona volontà, trattenendo a fatica gli sghignazzi, grazie ad una scopa sapientemente impiegata, son riuscite a ripescarmi le chiavi dal cassonetto. Bene, fin qui "il fatto". Ma dov'è la notizia? Ecco, pare che esista un aggeggio, tale 'calamita periscopica', inventata da qualcuno che evidentemente non aveva granché di meglio da fare, e destinata a risolvere appunto problemi di lanci improvvidi di chiavi ... Quanto costerà una simile chicca? La voglio!


Un lampo di luce?




Così pare. A Roma viene firmata oggi, da 25 capi di stato e di governo, nella meravigliosa cornice del Campidoglio, la Costituzione europea. Si tratta in realtà della nuova 'carta fondante' dell'Europa: un "testo unico" che riunisce in un documento organico tutti i precedenti trattati (da quelli di Roma del 1957 - ricordate la CEE? - fino ai trattati di Maastricht e Nizza). Approfondimenti giornalistici qui e qui. Ce la faremo, con un'Europa a venticinque? Secondo me, con molta buona volontà e molto ottimismo, sì.


27.10.04


Astensioni e omissioni

Leggo su un foglio locale che ad una cooperativa di fanciulle è riuscito di bloccare i processi penali. Le ragazze sono stenografe (mestiere, si sa, tipicamente femminile) e da vari mesi non percepiscono il compenso dovuto per la loro attività di registrazione e trascrizione delle udienze. "Siamo in una situazione paradossale", dicono: "lavoriamo gratis per una struttura pubblica". E torto non hanno. Nel mio campo sono in atto agitazioni da svariate settimane contro la riforma Moratti. E però v'è anche da dire che il tentativo 'dall'alto' di privatizzare il mio settore ce lo siamo in parte meritato. Ne parlavo ieri con un collega 'a tempo parziale', ma sempre presente quando gli tocca e sempre molto attivo: a fronte di persone dedite, impegnate, il cui tempo, pieno o parziale che sia, spesso ammonta ad oltre il doppio delle ore previste dalla disciplina normativa (ossia che, nei fatti, lavorano gratis per una pubblica struttura), vi sono fiumane (mandrie sarebbe meglio, ma oggi son buona, veh) di colleghi per cui si dovrebbe chiamare "Chi l'ha visto" ... Io passo parte del mio tempo a fornire informazioni a studenti su come reperire tali che brillano per 'invisibilità': se fossimo in una struttura ospedaliera (mi illudo?) questo mai potrebbe accadere. Tanto per dire cosa? Ci si chiedeva se lo sciopero, nel nostro settore, fosse strumento di lotta adeguato: io ritengo che non basti. Astenersi è necessario e moralmente l'unica possibilità accettabile: occorre però trovare canali da un lato di pressione politica (perché le riforme rispecchino le esigenze del settore), dall'altro strumenti di pressione interna (ossia, alla fin fine, di controllo). Sul punto mi fermo, ancora una volta, ché, se lascio andare il mio caratterino nel mio 'specchio' di scrittura privata, finirò davvero per non sapere più chi sono (oltre che per non rispondere delle mie azioni e delle mie omissioni ...).


24.10.04


Percezione di sé e comunicazione




No, non siete su MicroMega. E' sempre Ecate che almanacca. Una telefonata stamane mi ha dato da pensare. Con la mia scrittura io comunico ogni giorno (o quasi) cose di me. Dipendono, certo, dagli stati d'animo, dalla fretta o dal tempo a disposizione, dall'interesse che riveste per me l'argomento su cui sto postando. Eppure. Eppure emanano cose. Chi legge (chi legge nel tempo, in ispecie) si fa un quadro. Una sua immagine mentale della donnina dietro la tastiera. E poi. E poi le sorprese. Io credo che dal blog venga fuori una parte di me che ho scoperto anch'io un po' per volta in quest'anno: una donna affettuosa, spesso solare, piuttosto sentimentale (qualcuno direbbe: "un po' gonza" - ma tant'è ...), per quanto possibile costante. Eppure. Devo dirlo. Mi costa ma lo ammetto. Eppure alcuni post son venuti fuori in momenti di nervosismo. O per segnare un punto, un principio. Sono la scrittura di una donna emotiva, orgogliosa, a volte persino dispettosa. Eppure. Eppure poi vivono di vita propria, non si coglie la rabbia o il dispetto. Quasi che la scrittura raffreddasse, razionalizzasse. E io mi guardo in questo coccio di specchio di blog e a momenti (solo a momenti, solo a tratti) non so più chi sono ...


23.10.04


Un po' di cicuta


Son con la testa fra le nuvole in questi giorni. Tanto che non mi ero accorta (eppure sia Acide che AdRix vi han fatto abbondantemente cenno) del dibattito nato a partire da questo post di Effe (gettare uno sguardo ai commenti per credere). Probabilmente è l'imminente pubblicazione per i tipi Einaudi di un libro a nome La notte dei blogger (che porta sulla carta 18 racconti inediti di blogger, ma non relativi al blog) che ha dato l'avvio all'ennesima discussione da blar [=blog bar, credits: Simo] su "Chi siamo, cosa vogliamo, dove andiamo". Il mio amico Acide fa riferimento a un giovane editore via Internet, il cui intento è portare i blog su carta stampata mediante l'applicazione della tecnica print-on-demand. Il savio bardo Gilga ha detto la sua, rendendo più equilibrata (a mio parere) la discussione: "in rete o su carta, sempre di scrittura si tratta. Il valore aggiunto del blog è l'interattività, impossibile sulla carta stampata. Il blog è, in qualche modo, scrittura viva, in continua evoluzione, autoreferenziale quanto volete, ma comunque un diverso mezzo espressivo, con regole e caratteristiche tutte sue". E ora mi va di dire la mia. Oramai la sottoscritta blogga (e si sorbisce blog altrui, incluse eminenti blogstar) da più di un anno. Ora, io trovo un bene che eventi nuovi portino a nuove discussioni sui blog. Quel che mi avvilisce è che il buon gruppetto di pecorelle che si raccolgono intorno al pastore Effe ogni volta che vengon fuori le questioni escatologiche (quelle di cui sopra: "chi siamo", etc.) si facciano un punto di onore a sottolineare quanto son bravi, come sono esperti del mezzo e di questa nuova tecnologia, per poi dare la stura al 'piccio' circa la loro sottovalutazione da parte dei media tradizionali e circa la loro superiorità rispetto al tradizionale scrittore su carta. Per me, si sta facendo la storia di un nuovo mezzo di comunicazione (favorita anche dalla versatilità e multi-opzionalità di una piattaforma come Splinder), e mi sorprende che tante teste intelligenti e vive, che brillano per idee rutilanti e originali, scadano poi nell'autoreferenzialità più retriva e lagnosa quando iniziano a parlare del loro ruolo da blogger. E poi questa cosa del 'decalogo' del blogger mi turba: a parte la necessità di evitare volgarità e la facilitazione che comporta l'uso di una cortesia formale nel contatto con persone che non si conoscono, mi sembra sia giusto che ciascuno blogghi proprio e appunto come diavolo gli pare. O no? Beh, per ora mi fermo. Ma non è detto che non continui con i post al vetriolo su questo argomento (insomma, blogger avvisato: non fatemi arrabbiare ...).


20.10.04


Vita da cani




Evvabbene. Volete i cani, e allora cani siano (la Giari sarà particolarmente felice di questo). Ovviamente io di cani ho poca esperienza. Conosco la cagnetta della mia amica, la Fez (la cagnetta, non l'amica), bastardella bicolore spennacchiata, sempre in cerca di coccole. Casa Ecate ha ospitato per due settimane un terrier bianco West Highland a nome Rick, assieme alla sua padrona: la mia amica ballava tenendo Rick per le zampe anteriori al suono della canzoncina "te amo / te adoro / come la papa / de pomodoro" (la mia amica è spagnola, per amor di precisione ...). Rick era adorabile, aveva però un odore tutto suo e passava la notte a masticare e il giorno a dormire (a farla breve: passati i quindici giorni, il mio tempo di sopportazione era scaduto ...). Ancora cani? Beh, le altre esperienze son letterarie: Pluto, Argo, Cujo, il mastino dei Baskerville ... o figurative, come il canis a guardia di una domus pompeiana che precede il post. Del Blog del Biro ha già parlato il mio amico Acide. Io ho trovato questo, che mi sembra particolarmente carino.


18.10.04


I migliori amici ...

Raffreddada e decongendrada ... devo per forza pensare con i pensieri di un altro: A me piacciono i gatti. Sono tanto divertenti senza saperlo. Hanno una tal comica dignità, una tale aria da "Come osate!", "Fatevi in là, non mi toccate!" ... quando volete conquistarvi l'approvazione di un felino dovete stare attento a quel che fate, e aprirvi la strada con cautela. Se non lo conoscete personalmente, vi conviene cominciare dicendogli "povero micino". Dopo di che aggiungete "Mucci mucci" in tono di comprensiva simpatia. Voi non sapete cosa significa, e tanto meno lo sa il gatto, ma l'espressione sembra indicare un conveniente atteggiamento da parte vostra, e in genere tocca i sentimenti del felino a un tal punto che, se siete ben educato e vi presentate discretamente, inarcherà il dorso e vi soffregherà il naso addosso. (Jerome K. Jerome, I pensieri oziosi di un ozioso). Buona seddimana!


16.10.04


Surreali essenze




E passano lievi fra noi sul filo immagini dolci e sommesse risate. Le nostre voci che sembrano una, con quel vago tono nasale che riprendo quando ti parlo. E poi mi racconti. Ti racconti. Le tue lacrime, i tuoi rimorsi, le tue paure. E io mi ascolto tranquillizzarti. Non fosse per te e per la nostra bimba io non sarei quale sono. Se sono via non dipende da te. E poi torno. E tu vieni, ogni tanto. Magari non ci sentiamo molto, ma ci siamo sempre, una per l'altra. E le tue lacrime sono le mie lacrime, il tuo rimorso è il mio, i tuoi sorrisi i miei. E poi, a sera, il tuo messaggino: "il tuo eu è il mio eu" - "et invicem". Sorella.


14.10.04


La parola e il sogno

Per un po' di tempo ho tenuto un blog raccontandomi attraverso le parole di altri (scrittori, giornalisti, poeti e via elencando). Questo qui, questo blog di Ecate, ha evidentemente preso una piega diversa: vi sono più immagini, più pensieri davvero miei, ora sinanche versi. Eppure continuo a trovare affascinante la magia di certe frasi e di certi pensieri, e continuo ad aver voglia di riproporli ogni tanto. Come qui: Il mondo è stolto ..., la natura è turpe e io non credo nella resurrezione della carne. Credo però nei ricordi .... Sono pensieri amari e dolci al tempo stesso. Sono di un racconto breve di Antonio Tabucchi, possiedono forza e bellezza, grazia e speranza al tempo stesso. E' per questo che mi trova perfettamente concorde la notizia, che rinvengo qui, dell'attribuzione a Tabucchi del premio Cerecedo 2004, "per aver rivendicato la forza dei sogni". Che la forza sia con noi ...


12.10.04


Senza titolo




E si incanta la mia mente nel ricordo
declinati già i miei sogni sul cammino
vivo solo straniamento
nell'intorno
e mi perdo mi perdo mi perdo


11.10.04


In quel momento apparve la volpe ...


Sono stati giorni intensi, come non capitava da tanto. Discussioni, riflessioni, nuovi luoghi, nuove parole, nuove persone, vecchie persone, nuove sensazioni. Anche un 'blog-rendez vous' a due (che ha reso ancora più bello il tutto). E' difficile mettere per iscritto anche solo qualcosa di tutto questo. Parlerò con le parole della volpe di Saint-Exupéry:
"Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
"L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante ... gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa ..."



5.10.04


Meine lieben Damen und Herren ...


... il buon blogger.com mi fa i capricci, in questo periodo: si rifiuta di accettarmi i post, non mi ripubblica il template, ci mette ore per aprirsi. Una meno conservativa di me (una per tutte, l' 'asilante' Glaucy) ci metterebbe un nulla a cambiare piattaforma. La superstizione trasmessami nel codice genetico dai miei avi pagani e rupestri mi induce invece a considerarlo un segno del destino. Mi prendo una pausa (solo qualche giorno, prometto!).

Mi raccomando, fate i bravi in mia assenza!!!




3.10.04


Addomesticami ...


Questo è l'originale:



... e questo è l'esemplare in mio possesso:



* Da una suggestione di Madame Placida