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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


27.2.06


Delikatessen (3)



"Per farsi amare, basta compiangere. Io non compiango nessuno, o lo nascondo. Eppure mi piacerebbe tanto circondarmi di amicizia e di dolcezza umana". Risuonavano caldi quei toni nella perplessità cava della sua percezione. Ebbe un moto di vivida empatia. La mano già pronta all'abbraccio. Ma ristette. Cristallizzata. Senza poterne dire il perché.

Libere sconnessioni da Saint Exupéry, Volo di notte.



26.2.06


Delikatessen (2)



Sbalordita. Straniata. Sussurri a ondate le assalivano i sensi. Non osava cennare un sorriso - né disvelare l'incantarsi dell'anima. Una ricerca durata epoche pareva compiersi. Era lì. Per lei. A raccontarle. Istruirla. Plasmare. E lui: "Non leggere così tanto. Non fa bene." - "Ma è meraviglioso. Ogni libro è come una finestra spalancata su un paesaggio nuovo, su un mondo nuovo". Adorava ascoltarsi, era vero. Ma lei, oh lei, immergersi e ammaliarsi di quella voce morbida e indocile - seduttiva all'inverosimile soave come il canto di un'odalisca. Colma di storie viaggi esperienze scaffali aneddoti blandizie ironie. Quasi che tutto fosse lì, in quegli attimi di discenza innocente. Quasi dovessero durare in eterno. Quasi - era chiaro.

Libere associazioni su Vázquez Montalbán, Tre storie d'amore.



25.2.06


Delikatessen (1)



E' lì. In quel ritratto di donna viva gioiosa innamorata. Luminosa nell'ansia del disvelamento. Lui dice "... non la finiva più di parlare - dentro di me, più che a me; rovesciava parole in questo compassato ricettacolo con una loquacità che non le avevo mai sospettato". L'ora della confessione l'attesa di un futuro lastricato d'immagini e amore, dato e preso, il sollievo della rivelazione. Si apriva come un fiore e parve - a quell'uomo che non amava più - di non esserle mai stato più vicino. La rivide bambina qual era all'inizio della loro storia, desiderò strapparla al vecchio che gliela strappava prenderla lì sotto gli occhi di lui costringerla a piangere ancora di desiderio per lui, Humbert. Socchiuse le palpebre ispirò forte e si preparò a vederla andare. Dentro, l'eco di un vuoto "per sempre".

Libere fantasticherie su Nabokov, Lolita.



24.2.06


Puntata Terza (rien ne va plus)



La mattina di sabato la si è trascorsa in pochi 'eletti' alla GNAM (che, nonostante l'appetitoso acronimo, nutre piuttosto lo spirito che non il corpo). La nostra meravigliosa ospite, la Sabri, il cicerone più incredibile che ci si possa augurare e io. Pochissima gente e un'infinità di bellezza a toccarti l'anima. Per me il clou è giunto - ovviamente - con gli inizi del Novecento. Le età della donna di Klimt, i deliri metafisici di De Chirico, le tornite geometrie di Morandi, sculture di cera di nonsopiuchi che nel mio immaginario rinviano alla Pietà Rondanini. C'è da tornarci, con Alessio ne abbiamo convenuto: troppi input (anche da lui, costante chiosatore della storia e dei contesti) per poter trattenere tutto. E così accumuli materiali e suggestioni per la pensione ...


23.2.06


Puntata Seconda (les jeux sont faits)



Il racconto continua. Anche perché si è trattato di una sera e una mattina, ma le cose da dire sarebbero realmente tantine. Il fatto è che la vita, pure, continua. E la narrazione, per quanto vorrebbe, non tiene dietro. Del resto la Metallina un po' di outing sulla serata (e la nottata) trascorsa insieme già l'ha fatto. La sottoscritta già sapeva di aver sonno piombigno, piuttosto ignorava che dallo stesso potesse venir distolta da chiacchiere e risate ininterrotte sino alle 4 e oltre del mattino (per dire meglio: era da qualche mesetto che non le accadeva, e l'ultima volta si trattava di una discoteca ...). Di cosa si è chiacchierato e riso? Di noi, del passato, delle 'bruciature', dei sogni, del mondo, degli uomini. Blogger e non. A qualcuno interesserà sapere che ci siam divise idealmente la blogosfera a noi nota di sesso maschile, solo Fabrizio è di entrambe (e di nessuna, wie es sich gehört). Ecatina in questo periodo (e chi la 'entiende' sul serio lo sa) è a 'scartamento ridotto': l'iniezione di vitalità fornita dalla Sabri, deve dire, le ha fatto un gran bene. E sa già che replicherà presto (portandosi dietro un po' di valeriana, wie es sich gehört).


21.2.06


[Intermezzo nostalgico]



Dovevo immaginarlo. Che con l'avvicinarsi del momento salisse la febbre. E tu gettassi benzina sul fuoco. Rabbrividire. Quel che mi resta, stasera.

E mi chiedevo timida se e quando
ero nata una volta e morta
da un vestito di dubbio avvolta
dolore antico tessuto per me nella ruota del tempo.
E ogni immagine che ebbi della vita
la persi due volte - e così quel che intesi.


(Else Lasker Schüler, Hingabe).


Puntata Prima


Dovrei omettere un po' di particolari introduttivi sull'incontro di Venerdì a Roma. Come la ruota forata, la 'gita' sul carro attrezzi e su un SUV in un paesello di montagna di tremila anime, l'aggirarsi della sottoscritta in auto per San Giovanni come vi fossi nata e cresciuta. La 'sòla' all'aperitivo nei pressi della Barcaccia. Non mi diffondo. E invece. 'Flash' della serata: Darietto (il più giovane dei Geomangi) passeggiante fra le sedie e sotto i tavoli, fra un disegno e l'altro. Mariano un fuoco di fila di battute fra una sigaretta e l'altra. Sabrina svolazzante e civettante fra un blogger e l'altro. Alessio sghignazzante (nonostante la timidezza) fra una portata e l'altra. Fabrizio più fascinoso che mai fra i segni di una stanchezza antica e l'entusiasmo di un'avventura nuova. Marghi viva e bella come sempre, entusiasta (con ragione) di cibo e vino. Maurizio con pizzetto nuovo e sorriso consueto. Stavolta Ecatina gioca la parte di Matteo e tira fuori il taccuino. Ai lettori (esclusi i presenti) il compito di indovinare l'"appartenenza" delle (prime) scritture, 'edite' sotto.



Per quanto ho potuto vedere, sinora ne hanno parlato Metallina (tutto falso, giuro!), Fa (cui va un augurio grande per suo padre), Margherita (che ringrazio ancora per la calda ospitalità, Alessio (mai avuta guida più competente in un museo ...). (Continua ...).

*** Un pensiero va anche (per il coraggio, la determinazione e l'aver abbracciato cause che ho sempre sentito mie) a Luca Coscioni. Arrivederci, Luca.



19.2.06


BlogEmozioni



Quando ti ritrovi con gli 'amichetti tuoi' di rete intorno a un tavolo. Nonostante la foratura da tipico Venerdì 17. Quando la magia di una comunicazione continua si trasforma nell'emozione dell'abbraccio e del sorriso. Quando la risata è continua, e per la tavolata si diffondono disegni, taccuini, telefonini e battaglie a mollichine. Quando il 'giro' si fa più ristretto e ti ritrovi a godere dei tesori dell'arte moderna e a poter scambiare emozioni di natura intellettuale. Per non parlare delle battaglie a cuscinate nella nottata. Son cose, si sa, son soddisfazioni.

Ecatina è 'fuori postazione'. I 'materiali' prodotti durante l'incontro (la Metalla, purtroppo [o per fortuna?], ha 'bruciato' le foto) verranno pubblicati da queste parti (e su Italosphera) a partire da martedì. Stay tuned!



16.2.06


Fiocco arcobaleno



E' nata. Una stanza tutta per noi. Un 'multiblog' fatto di tante teste diverse, ognuna a dir la sua su tutto e su nulla "secondo le regole della buona creanza". Ognuna più ricca e fantasiosa dell'altra. Italosphera (sul terzo sasso dopo il sole). Io son accorsa numerosa. Con la speranza di sentire e leggere tante altre voci nel corso del tempo. Anche e soprattutto perché mi son resa conto che, in questo frammento di blogosfera che frequento, di effervescenze affascinanti, teste 'calde' e cuori 'bollenti', si ha bisogno di tanto affetto. (E qui posso fare, come dice una di noi, anche un po' da mamma ...).

Il 'guerrafonduta' iniziatore di tutto l'ambaradan è reperibile all'indirizzo saltino@gmail.com.



15.2.06


Anche da noi


Inizia la censura di rete. Per ora riguarda 500 siti non più accessibili dall'Italia perché dediti al gioco d'azzardo non autorizzato. Da qui allo 'spegnimento' arbitrario di altre pagine web, il passo non è lungo. Monitoriamo e allarmiamo.

Via Manteblog.



13.2.06


Metafora dell'emisfero sinistro

E' l'ora. L'oscurità solare t'illumina. Riprendi in mano il King Lear. L'unico personaggio reale è - ovviamente - Cordelia. Ed è lì che ti ritrovi. In lei:

I love your Majetsty
According to my bond: no more no less ...
You have begot me, bred me, lov'd me: I
Return those duties back as are right fit,
Obey you, love you, and most honor you.

... e in lui:

... thy truth then be thy dower:
For, by the sacred radiance of the sun,
The mysteries of Hecate and the night,
By all the operation of the orbs
From whom we do exist and cease to be,
Here I disclaim ...
Propinquity and property of blood.

E' l'ora. Penso a lui che manca da undici anni. E a me che l'ho amato come Cordelia (come dovevo e potevo, ma disubbidiente). E mi è chiaro che è l'unico modo possibile.

Avevamo, per oggi, come compitino di citare William Shakespeare e linkare il solito guerrafondaio. Fatto. Dedicato a lui e ad una persona a me cara che soffre, come me, la sindrome dell'arto fantasma.



11.2.06


Loop momentaneo


Quando il cervello, nel corso di una conversazione, ti s'impalla sull'espressione impianto di autodemolizione.

Ci ho messo un po' a capire che non è un qualcosa che si autodistrugge. Brutta cosa, la sindrome da Mission impossible.



Divagazioni seriali


A un primo sguardo potrebbero parere chiacchiere da salotto. E invece ti hanno dato tanto da riflettere. Ancora e di nuovo: sui legàmi di rete sulle affinità di lettura sull'intimismo della scrittura su te che in questo momento 'sei' molto più nei commenti che nei post sull'essere 'oggetto di desiderio' e 'terzo incomodo' in una realtà fatta di impulsi elettrici e quindi surreale. E sai una volta di più. Ma stavolta te lo tieni per te.


10.2.06


Avvertenze d'uso



1. Ad alto contenuto di Euphrosina.
2. Aiuta a pensare ad altro.
3. Nessuno sollecità di più la fantasia del lettore.
4. Non contiene amarezza.

Suggestioni modellate su una lettura Al gusto di cioccolato



9.2.06


IncantaMenti


Tempo fa leggevo un lavoro bellissimo, sulla meravigliosa complessità del linguaggio. In una delle mie giornate qualsiasi, di recente, mi son resa conto di come, quanto più difficile, tanto più sia magica, e avvolgente, la comunicazione. Come quando, in una palestra affollata e rumorosissima, due ragazze chiacchierano a metri di distanza l'una dall'altra. Meraviglioso vederle dialogare senza pause in un idioma accessibile solo a loro. In un linguaggio dei gesti che le rende speciali, e più nitide, delle esistenze comuni d'intorno.


7.2.06


(Ri)flessi ed eccessi

Era un Leitmotiv nel palinsesto dei miei primi passi da blogger: citazioni da 'frammenti' altrui. Ogni tanto vi ritorno.Ancora Keith:


Pochi giorni dopo aver registrato le ultime considerazioni in questo diario, ho riletto gran parte di quello che avevo scritto e ho capito che non era abbastanza accurato, neppure lontanamente. Mi è sembrato fiacco e incompleto. Avevo deciso di buttare via le pagine precedenti. Invece ho semplicemente smesso di scrivere un diario perché ho avuto la certezza che i miei sforzi fossero infruttuosi, o nel migliore dei casi sarebbero stati solo un debole riflesso dei miei 'veri' pensieri e motivazioni. Stasera li ho riletti di nuovo e mi sono accorto che alcuni continuano a infastidirmi mentre altri, con mia grande sorpresa, sembravano assumere un nuovo significato alla luce del mio pensiero attuale e delle conoscenze recentemente acquisite.

Non vi era dubbio alcuno che ricominciasse a scrivere ...


Augurissimi!!!


A Zio Max, per la piccola Ludovica. Mi chiedo se avventurarmi, come Giò, in un acrostico. Che - tutto improvvisato al momento - potrebbe essere:

Luminoso
Uccellino
Delicata
Odorosa
Vitalità
Infine
Ci
Allieti

Amico Max, ancora auguri!


6.2.06


(Manu)tensioni



Ablenkung. Questo il segreto. Fra i modi del nostro tranquillizzarci. Un bagno caldo. L'ultimo CD di Sinhead. Lavarsi i capelli e truccarsi. Ascoltare, consolare, raccontare. E magari il blog. To handle with care, si sa. Come Ecatina.


5.2.06


(Cor)Relazioni



Era chiaro che una la cui scrittura 'di lavoro' si basa al novanta per cento su nominalizzazioni finisse per farlo anche nelle intitolazioni ...


Riflette, Ecatina. Fra l'altro sul rapporto fra arte (figurativa) e letteratura. Non per niente s'è procurata un 'diario' importante. Eccone un estratto:

Ho sempre creduto che se avessi mantenuto (e l'ho fatto) le mie motivazioni originali e la mia integrità, allora avrei potuto evitare di essere una vittima e avrei potuto giocare secondo le mie regole. Ho cercato, per quanto possibile, ... di mettere a nudo il sistema e la politica del mondo dell'arte, rompendo più regole possibili e costruendomi allo stesso tempo una posizione sempre più forte come artista nel mondo. Qualche volta ho avuto successo, ma complessivamente non sono sicuro che la gente abbia realmente capito il mio scopo ...


EcaDivagazioni (3)



Un tale giunge in uno sperduto villaggio. In un mondo ove tutto è merce, Pavel Ivanovič Čičikov concepisce un'idea imprenditoriale avventurosa. Dato che nella Russia zarista i proprietari terrieri possono accendere ipoteche sui propri contadini/servi (detti 'anime'), propone ai latifondisti del luogo di 'acquistare' da loro i contadini già morti, per poi ipotecarne appunto l' 'anima'. Da tale idea (de Le anime morte di Gogol) prende spunto l'illustrazione, attraverso una serie di tavole surreali, dell'opera, che andrà a comporre parte della Trilogia di acqueforti di Marc Chagall, le altre illustranti la Bibbia e le Favole di La Fontaine (Fiaba e Destino). In un immaginario quale quello della mia infanzia, costruito sulla Donna Cannone, e della mia ragazzitudine - fondato su un tripudio di gialli visti al Pompidou e sulle finestre di Strasburgo - le impressioni prodotte dalle tavole in bianco e nero hanno avuto un effetto straniante. La cornice del Castello ha provveduto al resto. Proiettata per un tempo indefinito in un'epoca altra, in un tempo ove il simbolismo rendeva accessibile all'uomo quasi tutto il suo mondo, sospesa fra la magia dell'arte del Novecento e la suggestione d'incanto del medioevo - avrei voluto 'fissare l'attimo' come in un'istantanea. Per tornare alla realtà son bastati i gatti tigrati e color miele vaganti nel cortile. Con la dolcezza dell'immagine fissa nella camera oscura della memoria.


2.2.06


Auge im Auge





Pare che 'dicano' molto in comune. Io so solo che, guardando il secondo, mi rilasso ...

'Qualcuno' dirà che difetto di originalità. Ma va bene così.



Assuefazioni



Ti martella in testa da un po'. La passano tutti i giorni sulla radio che è da qualche anno la colonna sonora della tua vita. Pare che la fanciulla abbia abbracciato il credo rasta (scuoti la testa con il solito sorriso lieve, quello incantato e distante delle cose che non esistono). Finalmente trovi il testo - l'esercizio di serendipity stavolta non ti convince del tutto. Però le parole ti seducono, e la musica è una favola.

Hoonoo old Vampire
We don't like to see you prosper
Only like to see you suffer
Vampire
...
Vampire
Gonna wickedness at midnight
And now humble when it's daylight
...
Vampires
Gonna drink up the old wine
Have no place for the new wine
...
Vampires
Doing wickedness at midnight
And now humble when it's daylight

Addenda: Ecatina continua insistentemente a pensare al tempo e a Sisifo ...




1.2.06


SintonicaMente ...




Sintonia è anche questo. Che lui pensi a te, a distanza, mentre proprio lui ti gravita nella testa. Chiamarlo nel momento esatto in cui ti 'parla'. Ridere come bimbi e abbandonarsi nell'abbraccio della sua voce. Grazie, Fabrì ...