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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


27.6.04


Condividere ...

... anche le mie impressioni di lettura: per far questo un blog è uno strumento sensazionale. Fra le letture delle ultime settimane, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon è una di quelle che ha lasciato il segno. Quasi ad ogni pagina il racconto che l'autore fa scaturire dalla penna di un ragazzino autistico contiene tratti di lancinante realtà. Esempio: La gente mi confonde ... la gente spesso parla usando delle metafore. Ecco alcuni esempi di metafore: Ho riso a crepapelle. Avevano uno scheletro nell'armadio. Toccare il cielo con un dito. Avere un diavolo per capello. Gli è andata la luna di traverso. La metafora ... si usa quando si vuole descrivere qualcosa con una parola che in realtà indica qualcos'altro. Questo significa che la parola metafora è una metafora. Credo che potrebbe anche essere definita una bugia, perché il cielo non si riesce a toccarlo con un dito e la gente non tiene gli scheletri nell'armadio. E quando mi concentro e cerco di rappresentare nella mia testa frasi come queste non faccio altro che confondermi, perché immaginare qualcuno con i diavoli attaccati ai capelli mi fa dimenticare di cosa sta parlando la persona che ho di fronte.. Magari 'leggerò' altri passaggi del libro in uno dei prossimi post. Intanto alla prossima!


La struttura nel mosaico



Capitano. Di quei momenti in cui hai la sensazione di muoverti a velocità diversa da tutto il resto. Di quegli attimi in cui la tua testa è una moviola, le immagini vanno da un click all'altro al ritmo di una tortura cinese, ogni alito di vento è a turbare la tua immobilità. E a un tratto ti svegli - riemergi da nebbie confuse. E ancora il tuo ritmo è distante, così complicato da comunicare. Però ti sembra di intravederlo, il disegno. Resta l'interrogativo: i pezzi potrebbero ricomporsi in un altro modo?


25.6.04


Disavventure di una blogger in difficoltà


Terminata (o quasi) l'apnea ritorno a digitare. Avrei tanto da raccontare, negli ultimi giorni son successe un po' di cose (fra le altre una 'gita' in pullmino - ancora devo decidere se considerare alcuni dei compagni di viaggio incredibilmente interessanti o del tutto fuori di testa ...). Ad ogni modo: son tornata e combatto con un gestore di telefonia per installare il maledetto ADSL. Per cui. Se mi leggete incasinata o incazzata nera nei prossimi giorni, dipende dal mio dibattermi fra reti e modem - in ogni caso sono di nuovo qui!!! (era ora ...)



21.6.04


HIIIIILFEEEEE!!!!


Sono sommersa sono affogata sprofondo!!!! (sono graditi commenti di solidarietà ...)


17.6.04


Zwischenbilanz



Nella ridda di cifre, dati, confronti, tiraggi d'acqua al proprio mulino, si finisce per capire poco o poco di più. Il partito di Mr. Berlusconi le elezioni le ha chiaramente perse (con diversi seggi in meno nel parlamento europeo e un gran numero di comuni e province andati a candidati avversari). Ma ha vinto la sinistra? Alle europee ha dimostrato di potersi riunire sotto un ombrello più simile a un gran minestrone che ad altro. La forza che gode di salute maggiore è ancora Rifondazione (la cui disponibilità al dialogo con gli 'alleati' è quanto meno dubbia). Il politico di maggior livello si è dimostrato, parrebbe, Follini. Insomma, a che punto siamo? (faccina ansiosa e dubbiosa oltre ogni limite ...)


E sso' ssoddisfazzzzzioni, aho'!!!


Oggi mi affaccio da me - e il sito si apre a razzo. Vado a trovare gli amici di Splinder - e aspetto un'ora a sito per leggere i loro post (per non parlare dei commenti). Devo prenderlo come fausto presagio di OTTIMA GIORNATA?


15.6.04


Ho le gomme a terra ...




... e purtroppo fuor di metafora! Dalle braccia dell'elettrauto la Post Modern Car è finita dritta dritta in quelle del gommista (mi chiedo se dipenda dal mio stile di guida o se mi toccherà piazzare un mega-corno apotropaico nel cruscotto) :-((


12.6.04


Per me si va ne la città dolente ...


Questo post parla di politica, clima preelettorale e uso 'improprio' di sms. E rischia di diventare abbastanza lungo. Per cui, chi intenda risparmiarsi la fatica è avvisato in partenza.


Antefatto (noto a 23 milioni di italiani): a tutti i possessori di un cellulare con tessera ricaricabile è stato inviato, fra il 10 e l'11 giugno, un sms dal seguente tenore:

Elezioni 2004 Si vota sabato 12 dalle 15 alle 22 e domenica 13 dalle 7 alle 22. Necessari documento e tessera elettorale. Presidenza del Consiglio dei Ministri.


Prime reazioni.La sinistra ha subito protestato per l'invasione della privacy. Analoga l'opinione espressa subito da alcuni blogger, fra cui Massimo Mantellini e LorenzoC. Devo dire che, nonostante il profondo nichilismo che vi è espresso, in questo caso è l'opinione di Lebowsky che mi induce a 'capuzziare' adesiva ... Ad ogni modo, incautamente (?)...la sottoscritta ha fatto riferimento alla cosa nel titolo del post sottostante. Non ho esperienza di blog che fanno forum, non credo che l'inclinazione di questo blog sia in quel senso (anzi), ma il leggere gli interventi garbati e intelligenti di alcune persone (con cui per lo più lo scambio è andato al di là dei commenti sui blog, intensificandosi soprattutto nelle e-mail) mi ha incuriosito.
Provo a riassumere le posizioni (in ordine sparso):
a): L'amico LoTrovassi (che incautamente per l'occasione si è firmato 'il solito terzista') afferma: Il testo del messaggio sms a me è parso neutro: "Elezioni 2004. Si vota sabato 12 dalle 15 alle 22 e domenica 13 dalle 7 alle 22. Necessari documento e tessera elettorale". Non mi sembra dica "votate forza Italia", nè è firmato "Berlusconi", ma "Presidenza del Consiglio".
b): Massimo 'afferma' di aver sempre pensato che i terzisti capissero ben poco di comunicazione. A casa sua Massimo prosegue precisando: Quanti minorenni posseggono un telefonino il cui contratto di carta ricaricabile è intestato ad uno dei loro genitori o, comunque, ad altri? Quante persone posseggono più di un singolo telefonino? E soprattutto: ma quanti saranno mai gli italiani maggiorenni che posseggono un telefonino, MA NON leggono i giornali, NON sentono la radio o NON vedono la televisione?. Massimo SdC e LoTrovassi sono - è noto a me, ma è venuto fuori anche dai commenti - su posizioni politiche diverse, ma entrambe persone di notevole qualità e dotate di uno stile comunicativo (leggi: umanità) a me assolutamente congeniale. Per cui, ragazzi: continuate a discutere (ve ne prego), da me o da voi, ma continuate a discutere ... :-)!
c): Simone, di Chiacchierando ..., pone una (innegabile) equivalenza fra PdC e Berlusca;
d): L'amica Puck scrive (le 'licenze poetiche' sono dovute alla citazione):
1) Gli sms sono arrivati anche ai tredicenni e a quelli che hanno 5 telefonini; 2) Come cazzo facevamo a scordarci di andare a votare con tutti i manifesti appiccicati per ogni dove e con la tv che non fa altro che spiegarci come dobbiamo aprire chiudere crocettare e sfanculare le nostre schede elettorali!! 3) Vabbè che siamo italiani... ma tanto cretini ci crede?? 4) Inutile stare lì a dire "è l'istituzione che ce lo ricorda", ché MITTENTE: Pres. del Cons. può voler dire pure Presidente del Consiglio ... subdolo messagg(ino) subliminale: solo lui infatti poteva spendere i nostri soldi per "ricordarci" di andare a votare!.
e): Il Conte Pierre (bentornato!!!) scrive: Ma la Corte dei conti che ci sta a fare, in questo sciagurato paese? Ma non c'è più una responsabilità contabile che riguarda l'uso che si fa del denaro pubblico? In questa questione la riservatezza dei dati personali c'entra relativamente poco, se con i numeri non sono stati dati i nominativi dei titolari delle schede prepagate, come sembra e come dovrebbe essere: c'entra l'uso che si fa delle finanze pubbliche per conseguire l'obiettivo di invitare gli aventi diritto ad esercitare appunto il proprio diritto, che è anche un dovere, posto che moltissime delle schede prepagate sono di minori, come qualcuno anche qui fa giustamente notare.
Ecco il punto, secondo me: chi ha autorizzato la Presidenza del Consiglio a spendere i soldi dei contribuenti a favore dei gestori della telefonia mobile? Dovremo secondo me, prima o poi, rassegnarci a venir 'spammati' anche sui cellulari (anche se ciascuno di noi può introdurre limitazioni alla diffusione dei propri dati personali). Ma che questo avvenga anche ad opera di chi ci governa (con l'uso di tecniche del 'direct marketing') non può non turbare (eccome). Bene, ho finito, fra un po' voterò per poi sparire per un sano fine settimana in famiglia (sempre che la Post Modern Car della sottoscritta, 'curata' da ben due diversi elettrauto, ne voglia sapere di mettersi in moto!).


11.6.04


Un post per ogni sms della PdC




IO CI VADO, A VOTARE!!! E VOI?

(Art. 48, 2 co. Cost.): "Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico".

P.S.: Lo slogan della destra, da queste parti, recita: "Più Sud in Europa" - il mio personale: "Più Europa (e più sinistra) nel Sud"!




9.6.04


Annunciazione annunciazione!


Stasera alle 23.00, nel quadro del programma radio

Deviazioni

a cura di Proserpina e QuattroPassi (sottotitolo: Tutti abbiamo un Marzullo dentro) uno speciale Rufus. - Titolo della puntata: "Ho un Rufus per cappello" - Deviazioni di PP&QP. Ulteriori notizie a casa del mio amico Massimo SdC.








8.6.04


Paralipomeni ad ogni futura epistemologia dell'umano (post-)moderno

No, non è vero! Lo ha rifatto! Ancora lui, con la sua criticità metafisica, decostruttiva, paraliposuttiva! Stavolta però il solito noto Signor AdRiX ha indirizzato le sue ricettive vibrisse alla ricerca di una esaustiva fenotipologia dell'Uomo Moderno. E accidenti se ci ha inzertato! Alla suddetta analisi fenomeno-viro-entomologica la ricerca di genere, dall'angolo visuale dell'investigazione al femminile, trova allo stato ben poco da aggiungere. L'unico contributo che ci si sente - al momento - di poter fornire consiste in qualche povero ragguaglio casistico. E' possibile, in ultima analisi, addurre un banale aneddoto tratto dalla torrida quotidianità del meridione d'Italia, a meglio illustrare le caratteristiche prevalenti nella species MMM (Maschio Meridionale Moderno), peculiare sotto-tipo del già menzionato Uomo Moderno. All'uscita dal lavoro, dopo la quotidiana razione di abboffamenti vari da burocrazia, front-office e small talk forzato, una Donna Alquanto Post-Moderna infila la chiave nel quadro di avviamento - sotto il caliente sole post-Venere delle quattro del pomeriggio -, e nulla accade. [intermezzo di pesanti interiezioni degne di Esemplare Protozoico di Animale Umano Premoderno] Realizzato, dopo svariati tentativi in crescendo, fin quasi allo sradicamento del volante, che la batteria è irrimediabilmente scarica, la Donna Alquanto Post-Moderna decide di usare la propria arma migliore (sempre valida, sia che si tratti di Uomini Poco Moderni che di Uomini Moderni): la learned helplessness (vale a dire: occhioni indifesi e vocina sottile). Il primo Uomo Moderno accorso (dotato di maglietta fasciante stile Gibaud ed occhialone stile Men in Black) le fornisce (non richiesti) una serie di consigli sulla frequenza dei controlli e delle revisioni da fare all'auto, per poi defilarsi al primo squillo di telefonino ("Pronto, mamma? Arrivo, sì, arrivo, due minuti e sono a casa ..."). Il secondo e il terzo Uomo Moderno (l'uno dotato di eleganti Sabot color escremento di topo, l'altro di walkman iperaccessoriato alla cintura) si danno un po' più da fare: uno finge di telefonare, l'altro di andare in giro alla ricerca di aiuto. Dopo circa un quarto d'ora una guardia giurata (fuori categoria!) accorre (si fa per dire) alle richieste di aiuto. "Ma come? Batteria scarica? Ma io non ho i morsetti!" (e dire che avevamo specificato qual era il problema ...). Il fuori concorso si allontana in cerca di ulteriore soccorso. Altro quarto d'ora. Altro Esemplare Fuori Concorso. Stavolta con morsetti. La Donna Alquanto Post-Moderna ringrazia sbattendo i ciglioni e incassando con buona grazia e sorriso lo sguardo-laser del secondo Esemplare Fuori Concorso. Frattanto (tanto per moltiplicare le possibilità) la Donna Alquanto Post-Moderna (e frattanto un po' nevrotica) ha inviato sms ad Amico piuttosto decisamente Moderno (mai sia si trovasse nelle vicinanze, con i suoi Ray Ban stile Spiderman e il suo Car Stereo Exterminator): sms dal contenuto: "Avrei bisogno di aiuto". Il cellulare dell'Uomo Moderno amico della Donna Alquanto Post-Moderna è ovviamente, come da copione, rigorosamente spento. Intanto gli sforzi dei due Esemplari Fuori Concorso vengono coronati da successo e la Donna Alquanto Post-Moderna parte regalando un sorriso alla Betty Boop ai due salvatori e ai due Esemplari in Concorso. Raggiunge elettrauto che (da bravo Uomo all'Antica) le spreme per nuova batteria un bel po' più del dovuto (tenendosi in compenso anche la vecchia). Mentre la Donna Alquanto Post-Moderna si dibatte fra tentativo di ripartenza ed estrazione del portafogli per pagamento del Truffatore all'Antica (e santiando sottovoce), squillo dell'Amico Ultra-Moderno. Lei gli spiega che è tutto risolto e lo immagina scuotere benevolo la testa coronata dai suoi Ray Ban sollevati a mezza fronte. In un lampo di iperbole ipercritica lei gli chiede: "Ma tu, li avevi i morsetti in macchina?" e lui "No, ovviamente". "Ah, ecco, allora in ogni caso non saresti servito a nulla." - Per ulteriori indagini epistemologiche si rinvia all'immortale lavoro di Severgninoff, Chi dice Don dice Dan (Glocke an der Tauber / Space 1999).



Guardare troppo rende ciechi




Mi riferisco al sole, stamane, ovviamente. C'è Venere in transito - e da brava incosciente ho provato a intravederla riparandomi unicamente con gli occhiali da sole. Da un quarto d'ora giro come un'ubriaca. Eppure il puntino sul sole mi è sembrato di vederlo: posso davvero dire che è stato un abbaglio! In ogni caso l'astro brilla più del solito. Per meraviglioso riferimento letterario all'eclissi del 1927 date un'occhiata qui (attenzione: si rischia l'abbaglio!).


6.6.04


Qui sine peccato est ...


Mi ci son fatta trascinare (senza neppur tanto protestare, Brad Pitt - benché ormai quarantenne - è sempre Brad Pitt), e l'ho visto anch'io ... Devo dire che la miglior recensione di Troy è senz'altro quella di Carmilla, benché piuttosto cruda - mi sa che includerò il sito fra i miei link ... Annotazioni ulteriori? Un Eric Bana 'decisamente notevole' nel ruolo di Ettore e un Orlando Bloom assolutamente incolore come Paride - mille volte meglio il Legolas del Signore degli anelli!


Le tue limpide nubi e le tue fronde ...

Cinque del mattino. Tu dormi accanto a me. Profondamente. Senza un pensiero al mondo (stanotte hai razziato la marmellata dal frigo). I tuoi bimbi, Michele e Fiorella, ti respirano sommessamente accanto. Non riesco più a riaddormentarmi. Uso il bagno. Torno a letto. Fiorella (zitto zitto): “Sei sveglia anche tu?” – “Sì, amore, ma dovremmo dormire – è così presto”. Ovviamente non tace Michele: “Ma dorme solo papà?” – “Dovremmo lasciarlo dormire. Voi siete svegli?” - l'ingenua richiesta – “Io non ho sonno” (Fiorella, strascicata e sbadigliante) – “Nemmeno io” (Michele, vispo come un grillo). – “Ok. Allora alziamoci. Facciamo un giro, lasciamo dormire papà”. Lungo le curve della stradina li tengo a sinistra, ché le auto in salita non possano, sbandando nel primo mattino, creare paure o problemi. Scopriamo un’alba struggente. Scuotiamo lucertole. Occhiate stravolte: turisti in auto in tardo rientro. Troviamo micini neonati, gli insegno a lasciarli nel nido. Ancora semiaperte le palpebre, cuccioli non del tutto svezzati. “Mamma gatta è in giro a cercar da mangiare” racconto – “lasciateli proprio dov’erano, la mamma ancora li cura”. Torniamo pian piano alla casa, una foto all’alba lancinante, ancora mormorii dell’infanzia, poi letto. “Piccini tesori, ancora un po’ di riposo” – sussuro distrutta. Dormiremo fino a tarda mattina.


5.6.04


Does the end justify the means?


Più che da ricerca seria questo mi sembra realmente un aneddoto da blog. Lo rinvengo nella traduzione che sto affrontando, è tutto – in ogni caso – già documentato (HENSSLER, Risiko als Vertragsgegenstand, Tübingen 1994, 461 s.). Un teologo tedesco sfidò nel 1905 con pubblico bando (e con ricompensa di 2000 fiorini d’oro) gli studiosi della sua epoca a portare la prova che, in un qualsiasi scritto di un gesuita, vi fossero argomentazioni in favore della massima “il fine giustifica i mezzi”. La sfida finì in lite presso un tribunale, in quanto il teologo non intendeva accogliere le argomentazioni di altro fine studioso (il quale ovviamente affermava di avere la prova provata dell’esistenza di simili affermazioni anche presso i gesuiti). Il tribunale respinse l’azione del fine studioso, che reclamava la ricompensa, sostenendo che la fattispecie fosse da configurarsi come debito di gioco (e non, come sostenuto da molti, quale ‘promessa al pubblico’) – e, in quanto tale, non meritevole di tutela giuridica (chi ha dei dubbi dia un’occhiata al nostro art. 1933 c.c.). In ogni caso la frase Cum finis est licitus, etiam media sunt licita era stata utilizzata già intorno al 1650 dal gesuita Hermann Busembaum (Medulla theologiae moralis, Münster 1650). Con Google sarebbe stato uno scherzo …


4.6.04


Singolarità


Eccirisiamo. Di nuovo tutti fermi nel traffico. Frizione-freno-frizione. Prima-seconda-prima. Verde-giallo-rosso-verde - un metro, tre metri - giallo-rosso. L'autoradio è guasta da non so quanto: i miei istinti ossessivo-compulsivi non possono sfogarsi sui tasti. Agguanto il cellulare: non sento D. da un bel po', ne approfitto per sentire come sta. Ovviamente l'auricolare riposa beato nel cruscotto. Mentre siamo in cordiale chiacchiera colpi nervosi di clacson alle spalle. Mi volto seccata: dall'auto che mi va sorpassando un carabiniere scuro in volto mi fa segno NO NO con la mano. Saluto D. e spengo all'istante. So già che non ci sarà multa - e regalo alle forze dell'ordine uno dei miei sorrisi più innocenti ...

HANDS OFF WORLD 




Possono fermare i disobbedienti, ma non possono fermare il dissenso. Fermiamo la guerra, fermiamo questa gente.


1.6.04


Pausa

Riprendo fra un paio di giorni. Intanto posto parole non mie, che mi hanno colpito assai. Secondo una certa corrente filosofica l'apprendistato linguistico delle donne avviene per via materna, e la letteratura femminile sarebbe caratterizzata da un linguaggio a sé stante, diverso da quello su cui si fonda la scrittura maschile. A leggere Paola Lovisolo, negli inediti pubblicati nella rivista elettronica Bollettino '900 l'impressione è proprio questa, di una lingua 'nuova', di un pensiero femminile 'altro'.

Omne male percusiccio omne malestravalcaticcio
omne male fantasmaticcio d'eco el toglia
et la terra l'arecoglia et non noccia ad cristiano.

ecco una delle formule magiche per sanare i mali,
imparando straniera in terra tonda,
immigrata nella mania di mostrare il culo e l'anima,
di dire sempre che senza zucchero, inzaccherato zucchero
mancina, offesa nella forgia spenta della tua tristezza.
una cosa necessaria, una pentola acqua e bicarbonato
per alleviare le tinte dal tuo letto a mezzadria incolta,
senza pretese nemmeno di disfarsi.
una formula magica trasforma in papera l'imparagonabile
che sta nella cronologia di crudele a sfondo nero.
omne male girati al sale, appendi le spalle e fatti cadere:
sei morta? scanna calami aromatici nel porcile rumoroso
di tutte le ore che passate: io sono cosa(?), non c'è paragone
con la linea retta ma non posso ancora aspirarmi i noduli beffardi
che corrugano le tue nevrosi metriche.

et la terra l'arecoglia (omè) et non noccia ad cristiano fino
a dopo le ore canoniche, cristiano fachiro ungulato, di sbieco,
in un affacciarsi lontano dai luoghi comuni, comune.
voglio un'urna che resti tra le fauci del tuo duello sorridere,
voglio restare una mano magra fotografata sulla tua guancia,
voglio un porco che mi indichi i tartufi da mandarti e voglio
un'impalatore che sappia attraversare i muri.
voglio te mi espianti l'eco dalla trachea e che nel tuo pitale
rimangano i miei denti, l'orecchino e qualche soffio
e che al pene tu racconti tra un giorno, quanti ferri siano arruginiti
negli incontri opposti
et la terra e il fumo mi attraverseranno come frange e le tue braccia
solenni
fino ai miei piedi strapperanno le caviglie che cucirai ai polsini di
camicie

da battesimo...

e pura devastata, piegato il bavaglio sul omero del sentiero,
et la terra l'arecoglia queste alabarde rosa e questo buco ombrofobo
teneramente millenario che canta picche sul campo dell'obbedienza.