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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


13.4.04


Navigando nel passato

Flash #1. Siamo a Tirana. I nostri amici albanesi ci riconducono in auto all'aereoporto. Caldo infernale. L'anello autostradale intorno alla città affollato di auto, i modelli più assurdi (trabi, mercedes di vent'anni prima, TIR immensi di fattura antiquata) scagliati a velocità assurde. Siedo dietro con Lili e il fratello, Serena è davanti, accanto al guidatore. Siamo in ritardo (o almeno così crediamo), sappiamo interminabili i controlli alla frontiera. La nostra mercedes (lunga come una cadillac) si infiltra a zigzag fra le vetture, quasi fossimo in un flipper su scala gigante. Il caldo mi assedia e mi assopisce. Mi risveglia improvviso lo stridìo dei freni. La nostra auto sbanda a sinistra, un camion enorme ci taglia la strada da destra, ancora qualche secondo e colpirà il sedile di Serena. E' come se lo fermassi con la mente. Penso: "non può accadere, non sta accadendo, non può colpirci". Quando disserro le mascelle siamo entrambi fermi, l'auto a un soffio dal TIR. Ladim, lo zio di Lili al volante, ricopre di feroci insulti in albanese il camionista. Per poi ripartire sgommando, più veloce di prima. Serena abbozza un sorriso profugo - e sussurra: "ormai l'aereo non possiamo più perderlo ...".