La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.
24.5.04
Insania Augusta
Forse farei meglio a tacere. Alla seconda parte del Nerone televisivo ho rinunciato (anche perché in miglior faccende affaccendata). La visione della prima tranche, domenica, mi ha convinto a desistere definitivamente dai polpettoni televisivi pseudo-colossal ma very fotoromanzo. E va bene che una riduzione su piccolo schermo non può aver pretese (eccessive) di precisione storiografica. E va bene che la cinematografia sulla Roma antica è da sempre piena di sfasature, anacronismi e quant'altro. E va bene che ormai ci siam bevuti di tutto e di più. Ma quando è troppo è troppo ... Dai tendaggi in organza nella casa imperiale agli schiavi vestiti come liberi cittadini. Da un Senato 'a dimensione familiare' ad un'Agrippina incolore e dal volto di pietra. Dalla inverosimile sceneggiatura delle morti di Caligola e Claudio alla rappresentazione falsa dei ruoli dei personaggi nella domus Augusta. Auguro ai critici di Mel Gibson di non doversi mai interessare a questo sceneggiatucolo di provincia. Una sola eccezione: la bellezza acerba di Hans Matheson (al quale c'è solo da augurare ruoli migliori per il futuro ...). Sono ormai lontani i tempi di Cecil B. De Mille e dei legionari con l'orologio al polso ... (o tempora o mores!).