<$BlogRSDUrl$>

La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


1.5.04


Rovistando ...


... fra i cassetti del mio vecchio blog, trovo una riflessione che mi va di tornare a sottoporre (seriosa, sempre seriosa sono stata ... per fortuna vi sono altri, in rete, che giocano e mi fan partecipare ai loro giochi ). Questo 'pre-post' tratto da Brecht mi sembra in tono perfetto con una serie di miei mugugnamenti sulla complessità, sul 'venire a capo' di situazioni difficili, sui diversi livelli di complessità.

(Da Dichter sollen die Wahrheit sagen, "Cosa è bello?"): "Bello è il risolvere le difficoltà. La bellezza consiste, insomma, nel 'fare'. Se diciamo che una musica è bella, dobbiamo chiederci quale 'fare' sia bello in essa. Parliamo allora del comporre musica. Un bel componimento è un componimento musicale nel quale vengono risolte difficoltà. La musica che si origina dalla soluzione di difficoltà è, verosimilmente, più a lungo bella, perché rinvia continuamente alle sensazioni che hanno condotto a risolvere le difficoltà. Una simile nozione di bellezza è passeggera, ed è a più livelli. Vi sono difficoltà di tipo più complesso e di tipo meno complesso, di lunga e di breve durata, difficoltà di grandi e piccoli gruppi, o di gruppi importanti o meno importanti. Risolvere queste difficoltà è bello in modo diverso e non è necessariamente bello in eterno".



Non so se anche ad altri va così, per me più complesso, e ricco, è il livello della comunicazione, più difficile da risolvere è un problema, più mi diverto nel rompicapo. Epperò a volte anche con la semplicità 'son soddisfazioni' ...