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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


5.1.05


Poor reader



La tragedia del Sud-Est asiatico, il collegamento fra quanto è avvenuto laggiù e le pesanti responsabilità di noi abitanti del pianeta nel prodursi di conseguenze atroci come quelle cui andiamo assistendo in questi giorni mi inducono a tornare a letture di qualche anno fa. Parlo di Hans Jonas, Il principio responsabilità (profetico, già nel 1979 predicava l'attenzione nei riguardi del problema ecologico):

Non è la forma ma il contenuto dell'agire ad avere priorità. In tal senso la morale è 'altruistica', benché talvolta possa avere per oggetto anche uno stato dell'io, ossia uno stato che sia conforme al dovere e pertinente alla causa del mondo (senza che l'altruismo sia di per sé morale). Non il dovere è l'oggetto, non la legge etica motiva l'agire morale, ma l'appello intramondano del bene-in-sé-possibile, che si contrappone alla mia volontà e pretende ascolto, in conformità alla legge etica. Prestare ascolto a quell'appello è proprio ciò che la legge morale impone: essa non fa che dare rilievo universale alla voce di tutti i beni dipendenti dall'azione e al loro rispettivo diritto alla mia azione, e mi prescrive come dovere ciò che il giudizio mostra degno di essere in sé e bisognoso del mio operato. Ma per raggiungermi e stimolarmi in modo da mettere in moto la volontà, quell'appello deve trovare in me una certa permeabilità.

Che non sia il caso che sulle nostre reti monopoliche si cominci un battage pubblicitario sulla tutela ambientale? Dato che la nostra volontà ormai si mette in moto solo grazie ai martellamenti televisivi ...