La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.
10.1.05
Quei sorrisi virtuali ... (1 e 1/2)
Questo è solo l'inizio di un'altra storia ... Sapete? Mi son resa conto che qui col blog è come a casa mia. Ogni oggetto, in casa Ecate, ha una sua vicenda (e quasi di ognuno Ecatina ricorda a perfezione le vicissitudini): è un regalo di qualcuno a cui questa blogger tiene (o ha tenuto) molto, è una 'conquista' fatta durante un viaggio, o magari una piccola follia concessasi a un mercatino delle pulci etc. etc. Ebbene: il blogroll (per i 'newbies': l'elenco dei link) qui a destra è fatto tutto (ma tutto, ma tutto!) di link che hanno una storia ... Di alcuni link riuscirò a raccontare solo 'mezza storia' (di alcuni perché non la ricordo bene, di alcuni perché alcune cose è meglio cadano nell'oblìo ...). Per ora tengo fede a una promessa. Una delle mie conoscenze più antiche (quando Ecate era ancora un altro blog, loggato su Splinder, per giunta!) è senz'altro il geniale Max (cfr., qui a destra, SdC). Ci inciampo una sera del tardo 2003: Massimo si era inventato l'insostenibile esistenza di Marco Trellini (v. qui, sotto Essere e Non essere). Aveva realizzato, come tanti di noi, soprattutto blogger, che era possibile mascherare il proprio essere così reali sotto un proxy assolutamente virtuale. E aveva deciso di fondare un Fan Club. Ci iscrivemmo al Fan Club di questo inesistente Marco Trellini forse in 14 o in 15 (Max mi smentirà se sbaglio ...). E l'ineffabile segretario Massimo del presidente inesistente iniziò a porre quesiti ai soci, e a stimolarli intellettualmente. Poi propose una 'minichat', credo in una sera di novembre del 2003 (una sera in cui la sottoscritta si sentiva particolarmente sola e fragile, ricordo ...). Ci trovammo in diversi (soprattutto: diverse). Fu così che 'conobbi' Liza e Titti e Gabryella e MariAntonietta, e ('non' conobbi, diciamocelo) Effe, e soprattutto SiSi (che mi colpì particolarmente, con i suoi transiti ancheggianti e sfuggenti). La mia curiosità era alle stelle, e soprattutto la mia capacità di non capire assolutamente nulla di quel che stava accadendo ... Stava accadendo che incrociavo alcuni fra i più notevoli esperti del mezzo: che cazzeggiavano fra loro e con noi come bimbi impertinenti. E iniziammo a far battute sui rispettivi blog (e nei rispettivi commenti) su questi 'incroci'. Senza sapere assolutamente chi fossimo, né tantomeno 'cosa' fossimo. Era però così divertente e (sur)reale questa (in)esistenza ... Massimo distribuì tessere del Fan(tomatico)Club, e cominciò anche un piccolo giro di e-mail ... ogni tanto quella chattina mi manca, e sul serio (continua, ma non so bene quando!).