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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


2.4.05


Fermare gli attimi


E' qui da quando sono in rete. Questa sensazione di tempo sospeso, di magia in attesa. Invece fugit tempus, come sabbia fra le dita: il nostro navigare non lo protrae, lo ha reso anzi ancora più impalpabile e sfuggente. Faust non può che perdere la sua gara con Mefistofele:

Werd ich zum Augenblicke sagen:
Verweile doch! Du bist so schön!
Dann magst du mich in Fesseln schlagen,
Dann will ich gern zugrunde gehn!
Dann mag die Totenglocke schallen,
Dann bist du deines Dienstes frei,
Die Uhr mag stehn, der Zeiger fallen,
Es sei die Zeit für mich vorbei!


Io dirò all'attimo che fugge:
Fermati dunque, bello come sei!
Potrai allora mettermi in catene,
Potrai ben portarmi nel tuo inferno!
Potrà suonare l'ora della morte,
Sarai libero allora dal servirmi,
Potrà fermarsi allora la lancetta
Che sia per me giunta la mia ora!

E' giunta l'ora, pare, per qualcuno molto più importante. Che la terra gli sia lieve, e la nostra malinconia lo affianchi ancora a lungo.