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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


18.4.05


Scudo di rabbia


Passano i trailer, inizia la storia. Come se fosse tutto un po' fuori posto. Quel titolo travisatore, Litigi d'amore, in luogo del fantastico The upside of anger. Il filtro rossastro imposto alle scene (con cinque donne in varie tonalità di rosso chioma è un problema). Le voci maschili vagamente chioccesche. Un lui mai bello, ora ingrassato e vacuo (pur spirante sensualità senza posa). Ma eccola, la Allen, ti buca la scena. Metafora di 'tardona' stanca, mamma di quattro figlie una più incasinata dell'altra, posta dinanzi al fatto compiuto. Il marito se n'è andato. La donna reagisce (chi di noi non si rialzerebbe?), ma pervasa di rabbia e aggressione. La trama prende respiro, si dipana fra attimi tristi, conflitti (la più rossa delle figlie è anche quella più in frizione con la madre) e boutade a sorpresa. Cessano di avere importanza filtri ruggine, voci un po' querule e maniglie d'amore del Kevin. E sei grata alle amiche, che come al solito lasci scegliere per te.


Grazie a San Gugol so anche dove l'avevo già vista: nello splendido Tucker, con un memorabile Bridges (dite quel che volete, ma la Joan i partner se li sa scegliere)

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