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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


11.9.05


Riflessi(oni)



Più di un elemento turba nella vicenda di Narciso. Il giovinetto che specchiandosi nell'acqua si riconosce (iste ego sum, nec me mea fallit imago!) e trova la morte. Il ravvisamento di sé come constatazione di un'imperfezione irrimediabile, che trova riparo solo nell'elisione? E' lo specchio che attrae e repelle, e il mistero di un ri-conoscersi che troviamo da sempre insufficiente. E' la ricerca di un'identità più forte (e non di un riflesso indistinto) che ci porta a perderci? Cosa perseguiamo attraverso la scrittura se non un rafforzamento di uno specchio ferito? Lo scavo, la ricerca all'indietro, la ricerca nell'altro - a cosa rinviano? Vogliamo sapere davvero? Non so ...

Ciò che di me sapeste
non fu che la scialbatura,
la tonaca che riveste
la nostra umana ventura.

...

Se un'ombra scorgete, non è
un'ombra - ma quella io sono.
Potessi spiccarla da me,
offrirvela in dono.


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