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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


5.10.05


(Bio)bibliografica


La verità. E' che molti credono io sia un'ingrata. Perché attraverso la loro strada, per un po' si sviluppa un contatto intenso, e poi sparisco. Come dice qualcuno che (in teoria) la conosce bene, avendone condiviso l'esistenza dai due ai ventidue, Ecatina 'quando qualcosa le viene a noia' si dilegua. In realtà è tutt'altro che così. Ma Ecatina ha poco tempo, e questo è noto. Un vortice di rapporti intorno (e questo forse è meno noto ma può intuirsi). Una sete di nuovo inesauribile (e anche qui direi che nihil sub sole novi). Quel che infastidisce è il silenzio? Eppure. Ogni incontro importante porta una traccia fluorescente sulla tela della mia memoria. Passiamo alla casistica? Qualche tempo fa, a una donna in mood melancolico, un uomo in mood tenero e gentile ha consigliato un libro fantastico, che (subito ordinato, zu Befehl!) è arrivato oggi. Questa donna corre molto, e questo è noto. Ha una girandola di persone intorno, una più bella e cara dell'altra, che la riempiono di senso. Un marasma di attività, che una volta avviate assorbono. Ma la memoria - e la storia - per questa donna fanno la differenza. Leggere questa pagina, per me, stasera, fa differenza. E in luogo di silenzio vorrei lasciare un "grazie". Almeno fra queste righe. Tanto si sa: domani riprendo a correre.

... quei rompicapo sorgono non semplicemente ai confini della nostra società, dove secondo tale approccio ce li possiamo aspettare, ma, per così dire, ai confini di noi stessi. L'alterità non si profila sulla riva del mare, ma sull'orlo della pelle. L'idea ... che gli sciiti, per esempio, essendo "altri" presentino un problema, ma i tifosi di calcio, essendo parte di noi, non presentino problema, o almeno non uno dello stesso tipo, è semplicemente sbagliata. Il mondo sociale non si articola in perspicui 'noi' da un lato, con cui possiamo empatizzare per quanto grande sia la differenza fra noi, e enigmatici "loro" dall'altro, con cui non possiamo empatizzare per quanto ci si sforzi di difendere fino alla fine il loro diritto di essere diversi da noi. I "musi neri" cominciano molto prima di Calais.