La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.
16.12.05
Un altro modo di fare blog
Sicuramente un elenco di banalità e dati acclarati, questo post. Provo ad elencarli lo stesso. Nonostante la arcifrequentata querelle fra blog e giornalisti, i blog più 'frequentati' sono quelli tenuti da giornalisti (o da 'esperti comunicatori', allarghiamo un attimo la prospettiva). La 'möchte-gerne'-Blogstar (o wannabeBlogstar) dovrebbe pertanto almeno farsi un corso per corrispondenza in scienze della comunicazione (ché di cose che occorrerebbe conoscere ce n'è tante, dai risvolti giuridici della messa in rete di date affermazioni, all'utilizzo - li chiamo così, ma probabilmente hanno altro nome - di marcatori, di termini o frasi che attirino l'attenzione o siano fra i più indagati nei motori di ricerca, alla composizione di un testo in modo chiaro, incisivo e comprensibile). Giunti a questo punto, ovviamente l'osservazione 'generale' si riflette sulla realtà empirica. Cosa si 'legge' quotidianamente da queste parti (atteso che 'da queste parti' non si è né giornalisti né campioni di comunicazione)? C'è un unico sito gestito da un giornalista di professione, quello del Mante. Per il resto abbiamo (vado per esempi, l'elenco non è completo, ma del genere "la parte per il tutto"): frammenti di profonda umanità, deliramenti neuronici, provocatori di professione, ludici della parola, rassegne di alta cultura. Potrei continuare a lungo, ma la 'regola d'oro' della comunicazione via blog è: non più lungo di mezzo foglio A4, è già tanto se l'attenzione del lettore regge fin lì. L'ultima notazione: direi che la lista (che è solo per indicem) la dica lunga su personalità e inclinazioni della sottoscritta. Se fossi sadica, ora, passerei la 'palla' (del tipo: dimmi chi leggi e ti dirò chi sei). Ma son buona, se qualcuno pensa di raccoglierla, liberissimo.