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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


7.3.06


Delikatessen (4)



'Ho sognato un uomo.'
'Un uomo?'
'Alto, alto per lo meno tre braccia e due palmi ... aveva l'aria perfettamente normale, nonostante la sua grande altezza. E aveva ... lo so che a te la cosa sembrerà molto sciocca ... aveva gli occhi azzurri.'
'Gli occhi azzurri! per gli dèi! ... E aveva, immagino, i capelli neri.'
'Come hai fatto a indovinare? ... era disceso dal cielo e mi parlava con molta dolcezza.'
Così sottile e impalbabile. Le parole per spiegartelo non esistono. Forse. E' che in noi c'è il sogno di un frammento di diversi di loro. L'attenzione che ci regalano è breve, puntuale, pregna di narcisismo. Autocompiacimento, per lo più. E sono i migliori, questi, quelli che parlano alla nostra anima. La loro risata che riscalda, le associazioni mentali così diverse dalle nostre, così variegate, la curiosità che solo una mobilità imprevedibile pare tenere desta. Sospiro, stanca. Arriverà - ma se sì, da un altro mondo, è certo - quello che ha in sé alcuni, almeno alcuni, di quegli spicchi. Per ora dono il corpo a vapori di nebbie - e continuo a sognare.

Libere ispirazioni da Ray Bradbury, Cronache marziane.