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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


17.8.06


(Ri)scoperte di lettura (1)



Mi pareva. Che il nome Hans Magnus Enzensberger mi dicesse qualcosa. E' una delle 'icone' intellectual chic che Nanni Moretti usa nel suo Caro diario. Ecco forse perché nell'edizione italiana de Il mago dei numeri il nome di Enzensberger appare come Hans M. (per evitare troppo rapidi 'flash' ridicolizzanti nell'eventuale acquirente). Bene. Non è l'unico motivo che mi dà un senso di déja vu. A parte i facili (e labili) riferimenti ai maghi televisivi che regalano le vincite al lotto, l'associazione è di lettura e visiva. Qui abbiamo - a parti invertite - un bambino e un personaggio, il mago, che disegna (disegna numeri, funzioni, ma anche oggetti). I dialoghi fra il bambino e il mago si svolgono non nel corso di passeggiate di pianeta in pianeta, ma nel 'pianeta' protetto dei sogni del bimbo, dove il suo pigmalione introduce l'allievo alla 'magia' della matematica. L'impianto dialogico è analogo. Manca solo una volpe col suo "Addomesticami". E non venite a raccontarmi che Enzensberger non si è letto Saint Exupéry, perché non ci credo ...