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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


17.12.06


La leggenda dell'incanto viaggiatore



Se ne parlava fra donne. Sia dell’oggetto in sé, che della sua storia. Delle vite che ha toccato, dei pensieri che ha suscitato, degli incontri che ha favorito. Si pensava a una mitografia del QCV. Le storie parallele al ‘farsi’ del quaderno son quelle che interessano, anche, alcune donne. La superdonna che si incarichi di farsene carico non esiste, la dimensione spazio-temporale è gravida di limiti che incombono nel limitarsi (ma se v’è temeraria che raccolga la ‘sfida’, s’accomodi pure). Alba ed Ecatina vi diran qualcosa delle loro esperienze comuni (come si farà a somigliarsi così, pur nella distanza? poi non dite che si parla sempre di specchi …). Alba era eccezionalmente a casa, con la febbre, dove non è mai, di mattina, quando è giunto il quaderno. Ecatina eccezionalmente a casa, dove non è mai, di mattina, ad attendere gli operai per la cucina. Sorpresa arricchita dunque dall’assenza di smadonnamenti sino all’ufficio postale per recuperare l’oggetto … Ecatina, appena slacciate le cordicelle che lo tengono insieme, vi ha tuffato il naso. E anche l’Albi se l’è annusato da cima a fondo, sicura di intravedere, in alcune pagine, l’odore di alcuni. Sia Albi che Ecatina hanno avuto, poi, la fortuna enorme di consegnarlo a mano. Ecatina prona al cospetto di Sua Maestà Lisa, felice di portare un dono di pace in un momento di (semi-)tempesta, illuminata dal sorriso-con-dono della Giari. (Senza il quaderno, forse, non avrebbe traversato l’Italia per il 15bre06. Perdendo squarci di luce e sorrisi.) E l’Albi, seguita dalla fida pallottola, l’ha passato ad un’altra Francesca, recuperata per una serie di coincidenze fortunate, nonostante l’avversa sorte informatica. E in regalo squarci di luce e sorrisi. Un regalo per tutti, per chi dà e chi riceve. Complimenti al Professore.

Il post va ovviamente in onda a reti unificate. Ha per me un fascino, un profumo (ché Ecatina si esprime ad olfatto, al momento, in modo "fotorinologico", come dice l'Albi), questo incrociarsi di esistenze distanti, questo farsi e disfarsi di incontri e di voci e a più mani, alieno da ogni possibile racconto. Anche se immagino che questa sinfonia di moti incrociati risponda un po' al caos che abbiamo in testa. Le fila son da tirarsi più in là, parecchio più in la ...

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