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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


10.2.07


Alluvioni oniriche



L'occhio del sabato cade su una recensione, l'io narrante è la morte. Sùbito parte l'inganno del ricordo, ché l'ascosa parlante è quella tua adolescente, lei che ridere ridere ancora, lei che gira tondo a tondo il giro di una danza, e poi un altro ancora, lei che è vanità di vanità. D'incanto realizzi come il dialogo giovanile con la morte, che appariva all'epoca realtà da burletta, sia marchiato a fuoco dall'ironia tzigana di Branduardi. Cantato a memoria da un gruppo di quattro ragazzi che litigavano le litografie della Pulce d'acqua. Che ora rendi ninna nanna alle tue bimbe (casomai non bastasse Tim Burton ...).

Sinanche in Samarcanda c'è lo zampino dell'Angelo. Ma vedi tu ...

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