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25.6.06


Cronache coloniesi, parte seconda
(7). Tutti pazzi per la WM




Non v'è alcun dubbio. Qui son tutti pazzi per i mondiali. Ho il fondato dubbio che anche persone del tutto indifferenti al calcio si siano lasciate trascinare dall'atmosfera. Nel farmi strada, ieri, dopo la vittoria teutone contro la Svezia, a gomitate fra persone mediamente di almeno 20 cm più alte ed armadi spesso larghi il doppio di me, sbevazzanti e giubilanti, in un quartiere chiuso al traffico per festeggiamenti, ho concepito alcune fondamentali riflessioni. Qui a Colonia la WM (che sta per 'Weltmeisterschaft', per i più duri i 'Mondiali') crea la stessa atmosfera del Carnevale: si gira in maschera, col volto colorato, avvolti nella bandiera (che avendo un significato da lungo tempo bandito è significativamente decorata con le scritte del 2006), con pennacchi e copricapi strani. Si cede al gusto di ubriacarsi di primo pomeriggio (è capitato, qui, anche a me, ma avevo dieci anni di meno e un'incoscienza che temo di aver perduto). Si balla per strada, alcune scalze (col rischio di infilzarsi nei cocci di vetro che tappezzano l'asfalto), tal quale Ecatina nelle serate agostane di pizzica e afa. Meno male che avevo un appuntamento serioso, ché quasi quasi avrei ceduto anch'io ...

Ma questa WM è anche una festa per bimbi: un tripudio di magliette da calciatore colorate e piene di scritte, di taglia mini e mini-mini, una baldoria di mini-palloni di plastica e bandierine tricolore, palloncini a forma di WM e trombettine risonanti. Potenza delle feste collettive.