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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


28.11.06


Aritmie suadenti



E’ come lo sapessi da sempre. Affiora invece ora al limitare dell’appena cosciente, scoperta nuova, in incastonamento antico. Esperienza estetica, legata alla rete, su cui alcuni han costruito gli esordi del loro scrivere, An-erkennung che si perpetua, acquista corpo, è virale per sua propria natura. Vuoi che sia per altrui, vuoi per noi stessi, questo fluire (iperfluire, se vuoi la mia) delle nostre incoscienze lungo le trame del virtuale è un lungo, incessante, dialogo epistolare. Io mi scrivo, mi rispondo, ed è come ti scrivessi e – sovrumano, d’estatica bellezza – mi rispondi. Ogni missiva che m’invio è un sasso in uno specchio d’acqua di mille (ir)realtà, riverbera concentrica nell’eco di occhi e sensi così altri dai miei – eppure, per ottomila motivi, così identici a quelli che trovo allo specchio. E m’assedia la stessa ansia che nel leggere un libro stupendo, la stessa voglia di non trovarvi mai fine, la stessa spinta che t’induce a rileggere, e ancora, ossessiva. Da più di un istante ti è più chiaro Possession.

Avrei diversi Acknolewdgements. Un pensiero speciale è per un signore 'paramagico', che ogni tanto passa e legge, per avermi aiutato a star coi piedi per terra. Uno a Mauro, gemello surreale, che evidentemente non pensa di avere 'di qua dalla rete' una perfetta sconosciuta. Uno caldo e dolce a Luigi, e non solo per la foto. Il più intenso, e struggente, va a Piero, il mio primo amico vero in questo mondo di matti virtuali - che il cammino possa continuare assieme, quanto più a lungo possibile ...

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