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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


2.12.06


Alice al di là dello schermo



Ti si palesa nonostante. Il tuo grattare in automatico, il lavorìo di sinapsi volto a ravvisare una ragione. Non in-sé, ma per-te. La frequente afasia dinanzi a lavagna piatta(forma), il navigare in un lattice come film di Crialese*, labbra che si piegano a non scoprire i denti, l'assenza di lui (che a Frisco era dolente presenza) che chiede vendetta in sogno (e ti allontano, ti denuncio atetèsi, persisti vivo solo al limitare del dormiveglia). Erkenntnis - nonostante. Pallida madre, sei, surrogato di madre - barlumi ti schiarano l'anima, è futuro, nonostante.

Anche tu sei collina
e sentiero di sassi
e gioco nei canneti,
e conosci la vigna
che di notte tace.
Tu non dici parole.

C'è una terra che tace
e non è terra tua.
C'è un silenzio che dura
sulle piante e sui colli.
Ci son acque e campagne.
Sei un chiuso silenzio
che non cede, sei labbra
e occhi bui. Sei la vigna.

E' una terra che attende
e non dice parola.
Sono passati giorni
sotto cieli ardenti.
Tu hai giocato alle nubi.
E' una terra cattiva -
la tua fronte lo sa.
Anche questo è la vigna.

Ritroverai le nubi
e il canneto, e le voci
come un'ombra di luna.
Ritroverai parole
oltre la vita breve
e notturna dei giochi,
oltre l'infanzia accesa.
Sarà dolce tacere.
Sei la terra e la vigna.
Un acceso silenzio
brucerà la campagna
come i falò la sera.


(Cesare Pavese)

* Rinvio a una vecchia discussione svoltasi con Sua Saltità.

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