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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


29.12.06


Bag of bones



E' che aleggia la tua eco nelle stanze abbandonate. S'è ridotto lo spazio dei libri che mettesti insieme, le tue grafie son nascoste o sbiadite, quasi, nell'ansia di un ordine che mai si fa perfezione, regrediscono i passi che risuonavano lenti. E scavo e cerco ricordi - che puntualmente, nella materialità degli oggetti che li imprigionavano, risultan dissolti (per chissà quale ambiguo mistero classificatorio). Quasi mi sembra il mio ruolo sia di originare caos. Da lì tornerebbe a sprigionarsi la voce, i tuoi commenti un po' tristi, i "so' chiacchiere, guagliò". Forse è mio errore (soprav)vivere nel ricordo, abbandonarmi all'assedio della tua assenza, dilatare il riscuotermi. E' come un morbo gravasse in queste mura, pronto a diffondersi al mio ingresso, e a lasciarmi alla partenza. Il dimenarmi incerta ha accenti da taranta, quasi volessi, in quest'ansia di motilità, purificare il sangue dalle memorie. Non lascerò che mi diventi mucchio d'ossa, mi sia vendetta e canto.

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