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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


17.5.07


Delle distorsioni psicotemporali



La verità, cuore mio? E' che ho tante parole per tutti, e con te sono muta. Non nel senso esteriore - è chiacchierìo incessato, un botta e risposta che lascia basiti, ma inganna. Ché alla fine è solo (e di sicuro) un incipit, alles in allem - summa summarum. Quel che ci manca è il tempo, il respiro che porti a reperire un ritmo, l'annusarsi che divenga consuetudine. E in un gioco dove la fretta magari sarebbe su questo piatto della bilancia ecco il cunctare. Sai, cuore dolce, una cosa ho appreso, nel mio vagare per queste terre - lezione che incessante mi si sgrana nell'intimo: è il tempo che apre le porte, lo scorrere delle lancette che distilla accoglienza, e sorriso. Andrò incontro al mio tempo (sia che divenga tuo sia che gli resti esterno) col mio incedere piano, la parlata a cadenza campana di ritmo soave, l'ondeggiare di danza da donna già avanti - e il tuo ticchettìo dovrà scegliere, se andare, o magari no, al ritmo di questo bàttito. E abbasserò ancora e polso e pressione, a tranquillarmi l'animo. E riempire i polmoni del niente.

Mi seduce, in questa danza delle ore, la storia del Collezionista di tempo. Via Clelia.




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