La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.
2.1.07
Al nastro
Ti pervade muscoli e cuore. Frenesia di ripartenze. Nelle narici profezie di nuovo - ad elidere, lievi, le memorie di andati sgomenti. E negli occhi i versi di Leonida (riletti da Quasimodo). Li canterai al volante, ad auspicio nei giorni a venire.
Infinito fu il tempo, uomo, prima
che tu venissi alla luce, e infinito
sarà quello dell'Ade. E quale parte
di vita qui ti spetta, se non quanto
un punto, o, se c'è, qualcosa più piccola
di un punto? Così breve la tua vita
e chiusa, e poi non solo non è lieta,
ma assai più triste dell'odiosa morte.
Con una simile struttura d'ossa
tenti di sollevarti fra le nubi
nell'aria! Tu vedi, uomo, come tutto
è vano: all'estremo del filo già
c'è un verme sulla trama non tessuta
della spola. Il tuo scheletro è più tetro
di quello di un ragno. Ma tu che giorno
dopo giorno cerchi in te stesso, vivi
con lievi pensieri, e ricorda solo
di che paglia sei fatto.
Ah, e buon anno!
Etichette: Anno Nuovo Vita Nuova?, Liriche