<$BlogRSDUrl$>

La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


6.12.06


Riproposizioni (o del repetita iuvant)



Sai? In un momento in cui così tanti dei blandi bla bla che qua e là t'investono, che ameresti scivolarti addosso senza presa, e invece blandiscono e filtrano, ha il suadente respiro di morte (da Piergiorgio Welby, con ancora il peso di una vita che non vuole, ai discorsi su sclerosi multipla, al ricordo di Andreina e di lui, che ti assalgono a ondate). In un istante nel quale temi la tristezza sospesa possa di nuovo farsi signora. La vita inonda tutto, i tuoi stessi timori. E sei grata, fra l'altro, al referrer che ti fa ritrovare te stessa, in un gioco antico che riproponi lieta. Un anno e mezzo fa, le cose per cui valeva la pena di vivere, per Ecatina erano: Mia nipote, i miei gatti, diversi amici, alcune cose di Pirandello, Foscolo e D'Annunzio, l'opera omnia di Brecht, alcune poesie di Else Lasker-Schüler; il requiem di Mozart, le sonate e i concerti di Vivaldi, alcune cose di Telemann; diverse cose di Peter Gabriel, Mike Oldfield, Marc Knopfler, De André e Dalla; Raffaello, Botticelli, Van Gogh, Turner, Jawlensky, la Lempicka e la Kahlo e qualche altro del Novecento. Allo stato vi sarebbe da aggiungere: una nipote (la nr. due, spettacolo e meraviglia), imparare a cantare nel coro, il sogno dei viaggi in Siria, Giordania, California e Giappone, l'Idomeneo di Mozart, diverse cose di Sinhead O' Connor, Mina, Ute Lemper e (forse) la Magoni, Antonello da Messina, Matisse e Magritte, tutti i libri che non ho letto e forse leggerò. E l'amore, selbstverständlich, quello che sogno ogni notte, che forse già mi ha incrociato la via, o è sul punto di farlo. Quello che, nelle nebbie di quotidiani risvegli, possa chiamare (per poco o per sempre che sia) mio, solo mio. E ora, se volete, (ri)ditemi di voi ...

Etichette: , ,