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La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.


24.2.07


Luna chiama sogno



Nasce da un lazzo fra voi, la tua visione già annoda i legami. Richiami alla mente le fantasie che nel Sei- e Settecento irradiava l'astro irraggiungibile. Riaffiorano non i panorami lunari (che pure da Ariosto a Bergerac a Swift hanno incendiato la fantasia dei selenomani), quanto il tragitto, il come. Dal fagiolo magico del Barone Münchhausen , alle invenzioni oniriche di Bergerac (ampolle di rugiada scaldate dal sole, la macchina a propulsione, la calamita a lancio reiterato, il midollo di bue), nella soave favola di Rostand, al 'tira e molla' dalla luna di Calvino (lettore ante litteram di Lacan? dove la "lei" resta sulla luna perché il satellite è amato dall'amante). Immersa nella metafora, questa fantasticheria: non è il dove, ma il come, a contare. Non la meta ma il percorso a intrigare. A calamitarti, la calamita.

E con certezza, lo stupore. Ché ne parli con lui e avete negli occhi lo stesso filmato d'antan (la tua memoria filtrata dalla 'Donna cannone', la sua non so). E in regalo (neppure fai in tempo a parlare ...) ti giunge il link, a questo meraviglioso Trip to the Moon, con la colonna degli Smashing Pumpkins. A calamitarti, la meraviglia del viaggio, e dell'incontro.

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