La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.
31.8.05
La lingua conquistata
Ogni apprendimento è dura conquista. Anche quello di una lingua straniera. O del proprio dialetto, quando lo si apprende da adulti. Son riflessioni contenute nel nuovo volume di Diego Marani, recensito nel supplemento domenicale del Sole. E ti lascia dei solchi, come piccole cicatrici dovute a sofferte scoperte. Così quando - ad esempio - realizzi che la regola del 'verbo in fondo', nelle subordinate, in tedesco, nella lingua parlata è spesso violata. O che nel tuo dialetto la parola 'cacciuttiello' viene dallo spagnolo 'cachorro', che è a sua volta dal latino catulus (e che 'cucciolo' vien forse dallo slavo). E ogni ricerca è scoperta, e porta a una nuova ricerca. E vorresti avere più tempo, anche per questo.
Categorie: lingua, dialetti, etimologia, language.
29.8.05
Ritorni
Non è neppure un anno che ci conosciamo. Da brava segugia ho ritrovato la traccia del nostro primo incontro. E' così bello inciampare, durante il percorso, in persone che ti danno la luce. E allora, per dirti che mi sei mancato, ho aperto un piccolo spazio, dove potremo mettere le tue immagini e le mie parole, o le mie immagini e le tue parole, o le nostre immagini e le nostre parole. Era un po' che pensavo a uno spazio così, un libriccino di emozioni a colorare gli scorci delle nostre esistenze. Bentornato, tesò. Anzi, bentrovato.
Categorie: poesia, incontri, foto, scrittura blog.
26.8.05
Continuità
Si tratta di riflessioni che vado mugugnando da un po'. Poi le trovo, ieri, lucidamente esposte dal Guru. Per la verità il mio problema non riguardava la blogosfera, ma l'organizzazione (l' 'impacchettamento') di contenuti secondo 'tag' per una loro più ampia reperibilità dai motori di ricerca (per favorirne, cioè, la diffusione). Quel che Granieri (e non solo lui) definisce information literacy, ovvero la 'messa a disposizione' di contenuti culturali facilmente rinvenibili nel mare della rete è un mio problema di lavoro. O meglio: uno di quelli che vorrei fosse un mio problema, per un progetto che ho in corso. Come rendere più accessibili contenuti relativi al mio campo di ricerca, attraverso la funzionalità 'tag', o categorie. Chi usa Flickr sa già di cosa sto parlando. Il primo passo, per quel che riguarda il blog, è consistito nell'iscriverlo a Technorati, un server di ricerca intelligente che monitora le novità sui blog (ovviamente è anglocentrico, ma dipende da noi) e sui 'notiziari' on-line. Ora occorre provare ad inserire le categorie, e trasmetterle a Technorati (sperando che le accolga). Come sarà chiaro, questo post è il mio ennesimo 'esperimento'. Farò sapere.
Categorie: tag, information literacy, impacchettamento, ricerca.
24.8.05
Psssttt!!!
Passate da lei per gli auguri. Mi raccomando, non le chiedete quanti sono. Tanto non li dimostra ...
23.8.05
Notazioni in margine al blog
Il gioco è iniziato (e come attendersi altrimenti?) da Giocatore. La palla è stata raccolta da Manginobrioches, Lizaveta, Marina, la somma Caracaterina. (Chi volesse far l'avvocato del diavolo potrebbe dire nihil sub sole novi: si dia un'occhiata ad uno qualsiasi dei tanti dibattiti avviati chez Effe. Eccomunque: potrei mai esimermi dal dire la mia?)
1. Il blog come maschera. Chiaro che il mezzo ti consente di ‘rappresentarti’ come vuoi. Un’amica manager di una nota azienda del nord andava in chat presentandosi come bibliotecaria di un comune in provincia di Urbino (dove aveva frequentato l’università da ragazza). Esempio banale (e volutamente ‘scentrato’) per indicare come (anche quando scegliamo di essere noi stessi) la nostra scrittura in qualche modo ci traveste. Ci traveste nei riguardi di ognuno in modo diverso, per la verità. A me piacerebbe ad esempio sapere come quelli dei lettori del blog che non mi conoscono (non ne son rimasti molti, per la verità) si immaginano il mio aspetto. Ma ovviamente non è solo questo. Il modo di muoversi di una persona, di guardarti (o non guardarti) negli occhi, il modo in cui gesticola, in cui scherza o è profondamente seria. Sono tutti particolari che dal vivo ti dicono cose (anche sulla tua ‘compatibilità’ con l’altro).
2. Il rapporto fra autore e scrittura. La scrittura, una volta che l’hai resa pubblica, diventa altro da te. Sinanche per te stessa. Che ti leggi e non sei già più quel che hai scritto (o a volte lo sei troppo, ma questa è un’altra storia). E ogni ‘incontro’ ti rende diversa, grazie al blog ti riporta un frammento di specchio diverso di quel che hai lanciato di te. E tu che ti senti tante cose (e a volte ben poca cosa) ritrovi questo tuo esser caleidoscopio nelle mille rifrazioni di ritorno.
3. Il rapporto fra scrittura e lettore (sul blog). Fra di noi un po’ ci si seleziona. Come è difficile che io vada più di tanto (o lasci commenti) sul blog della sgallettata (o dell’adolescente) che si esprime a “k”, o su quello che parla di calcio o di vita on the road come se si fosse sulla West Coast negli anni ’70, così sarà viceversa (oserei dire: grazie al cielo). Il ‘target’ delle nostre letture è piuttosto standard: fra i 30 e i 50 (più spesso, per quel che mi riguarda, fra i 35 e i 45, ma credo sia un caso), buon grado di istruzione, sensibilità a contenuti letterari e qualche interesse extra, elevata comunicativa, curiosità smisurata. Voglia di giocare, sempre e comunque. Personalmente invidio quelli che – in questo ‘contesto’ – hanno anche una famiglia loro, cui posson raccontare del blog (e di cui a volte ‘raccontano’ sul blog). Ma questa è ancora un’altra storia.
4. L’ ‘incontrarsi’ fra blogger. A volte è compulsione, non ne puoi più di leggere una persona e non sapere com’è, qual è il peso del suo sguardo, cosa emana dal suo sorriso e dal suo corpo. A volte semplice curiosità e l’incontro è poco più che un caso. Quasi sempre è un arricchimento. Vorrei scrivere anche delle esperienze di incontri con blogger dell’altro sesso, ma sarebbe complicato. Quasi mai ho trovato quel che mi aspettavo alla lettura. In genere meglio, molto meglio. ‘Attrazione fisica’? Non ne è scattata. Quanto ai motivi, preferisco non andarli a cercare. Mi sa solo che è meglio così.
E ora direi che è meglio fermarmi … forse ci vorrebbe un blog apposito per fare ‘metablogghistica’. Pensiamoci. Però andate avanti voi ...
2. Il rapporto fra autore e scrittura. La scrittura, una volta che l’hai resa pubblica, diventa altro da te. Sinanche per te stessa. Che ti leggi e non sei già più quel che hai scritto (o a volte lo sei troppo, ma questa è un’altra storia). E ogni ‘incontro’ ti rende diversa, grazie al blog ti riporta un frammento di specchio diverso di quel che hai lanciato di te. E tu che ti senti tante cose (e a volte ben poca cosa) ritrovi questo tuo esser caleidoscopio nelle mille rifrazioni di ritorno.
3. Il rapporto fra scrittura e lettore (sul blog). Fra di noi un po’ ci si seleziona. Come è difficile che io vada più di tanto (o lasci commenti) sul blog della sgallettata (o dell’adolescente) che si esprime a “k”, o su quello che parla di calcio o di vita on the road come se si fosse sulla West Coast negli anni ’70, così sarà viceversa (oserei dire: grazie al cielo). Il ‘target’ delle nostre letture è piuttosto standard: fra i 30 e i 50 (più spesso, per quel che mi riguarda, fra i 35 e i 45, ma credo sia un caso), buon grado di istruzione, sensibilità a contenuti letterari e qualche interesse extra, elevata comunicativa, curiosità smisurata. Voglia di giocare, sempre e comunque. Personalmente invidio quelli che – in questo ‘contesto’ – hanno anche una famiglia loro, cui posson raccontare del blog (e di cui a volte ‘raccontano’ sul blog). Ma questa è ancora un’altra storia.
4. L’ ‘incontrarsi’ fra blogger. A volte è compulsione, non ne puoi più di leggere una persona e non sapere com’è, qual è il peso del suo sguardo, cosa emana dal suo sorriso e dal suo corpo. A volte semplice curiosità e l’incontro è poco più che un caso. Quasi sempre è un arricchimento. Vorrei scrivere anche delle esperienze di incontri con blogger dell’altro sesso, ma sarebbe complicato. Quasi mai ho trovato quel che mi aspettavo alla lettura. In genere meglio, molto meglio. ‘Attrazione fisica’? Non ne è scattata. Quanto ai motivi, preferisco non andarli a cercare. Mi sa solo che è meglio così.
E ora direi che è meglio fermarmi … forse ci vorrebbe un blog apposito per fare ‘metablogghistica’. Pensiamoci. Però andate avanti voi ...
Categorie: blog, maschera, blogger comments, blogger reader.
22.8.05
Compulsioni
Avrei più di un'altra cosa da postare (come la scoperta che Leda Battisti è autrice di una bellissima canzone, che mi desta ricordi sentimental-intellettuali, dal titolo Non sono un gatto). Mi corre l'obbligo di segnalare però la bellissima discussione che è venuta fuori da questo post di uno fra i miei pokeristi preferiti della blogosfera. Là dove scopri che la funzione di Splinder ultimi commenti ha un senso, e rimugini su come importarla anche da te ...
Questione di fonti
Ecco, al di là del nome che pare una barzelletta, Carlo Felice Dalla Pasqua pubblica oggi un bel post sul (tormentato, savasandìr!) rapporto fra giornalisti e blogger. Con rinvio ad Ohiblog, un altro di questi tali che non si fan mai i fatti loro ...
* CREDITS: Manteblog.
21.8.05
Sono giorni
... che leggo in giro di Israele e l'evento mediatico di Gaza. Che leggo in giro del Papa a Colonia. E poi, finalmente, nel Corrierone (che in genere trovo triste e conformista) leggo questa intervista a Daniel Cohn-Bendit, intellettuale ebreo della vecchia Europa. Ci son dentro molte cose che condivido.
18.8.05
Please wait ...
* Stiamo lavorando per voi. Fra qualche giorno più belli e luminosi che pria. (con la complicità di Luigi)
17.8.05
Blogabolario minimo (I)*
Dedicato a tutti i blogger per caso e alle c.d. webinette©. In ordine sparso (alla riorganizzazione alfabetica pensateci voi, ché io il mio l'ho fatto).
Template: (letteralmente 'sagoma') ‘Copertina’ della pagina web: è il modo in cui la pagina, quando si apre, si presenta all’internauta, rappresenta il ‘biglietto da visita’ della pagina web. Si va da template semplicissimi a molto complessi, pieni di ‘oggetti’ sullo schermo (menu a scomparsa, caselle contenenti link, banner, pubblicitari e non, e così via elencando).
Banner: (letteralmente 'striscione') elemento di solito rettangolare nella pagina web, contenente una qualche segnalazione (spesso uno spot, ma non solo) ad altro sito. Cliccandoci su si viene ‘redirezionati’ sul sito c.d. ‘bannato’ (cioè linkato attraverso il banner).
Link: spero sia termine che non abbisogni di definizione.
Feed RSS: particolare tipo di codifica dei contenuti di una pagina web, molto amato dai blogger (e molto usato da quotidiani e in genere riviste on-line). Quando si scrive un post, se il blog è dotato di ‘feed RSS’ funzionanti, il post viene ‘ricodificato’ nel linguaggio dei feed. Questo consente a particolari programmi (detti ‘feed reader’), nei quali un lettore può raccogliere i propri feed preferiti, di leggere molto rapidamente gli aggiornamenti su ogni pagina ‘indicizzata’ (cioè su ogni sito di cui il lettore ha trasportato i feed nel programma), senza bisogno di aprire il sito. I feed consentono anche una indicizzazione molto più rapida dei contenuti di un blog (o in generale di una pagina web) nei motori di ricerca. (approfondimenti qui).
Aggregatore: Servizio offerto da un blogger o da una compagnia, che consiste nell’aggregare i post del giorno tratti da un certo numero di blog. E’ come una sorta di ‘rassegna stampa’ sulla base della quale chi consulta l’Aggregator può scegliere (in base al titolo e al breve sunto del post) cosa leggere. Per molti blog-dipendenti rappresenta la prima lettura mattutina.
* Ecatina, come tutti, ha cominciato senza capire una beneamata *** di quel che faceva. E’ la dimostrazione vivente che chiunque può imparare …
16.8.05
Effetto rebound
Non so bene se fra i blogger si vada diffondendo un delirio di onnipotenza (a compensazione dell'evidente 'complesso di Calimero' che trapela da molti dei blog), oppure se realmente i media mainstream (che bello riempirsi la bocca di anglologismi allitterati altisonanti!) inizino a fare dei blog una delle loro fonti di riferimento. Bisogna però ricordare che (almeno al momento) i blog sono sì tanti nodi in un sistema, ma non necessariamente fra loro collegati (con buona pace dei vari Aggregator di sorta). E quindi succede (eh, succede, succede!) che un blogger (la pagina non ha i permalink 'di post in post', occorre scendere giù fino al 'messaggio n. 6') legga fra le ultimora del TGCom (il link non è più disponibile) che esiste una 'pista satanica' relativamente al lancio del masso dal cavalcavia sull'A1 all'altezza di Cassino. Pare però che un blogger mainstream, il savio Bardo Gilgamesh, l'idea l'avesse esposta qualche ora prima sul suo blog (e poi linkata sull'Aggregator di GuruGranieri). Al di là della constatazione (già di per sé singolare, anche se probabilmente non originale) che i giornalisti vadano a caccia di notizie fra i blog, diverte che a loro volta i blogger a caccia di notizie non realizzino che queste vengono da altri blog. Non sarà che occorra ripensare qualcosa, nel 'sistema blogosfera'?
14.8.05
Ludoteca estiva
Ci arriviamo per percorsi avventurosi. Io al volante e gli altri non coscienti di quel che rischiano. Per fortuna il co-pilota conosce strade alternative, altrimenti saremmo ancora in coda all'uscita principale. Fortuna esiziale anche nel parcheggio (unico limite il cassonetto che effluvia lì accanto). Si fanno desiderare a lungo, loro. Bravi però, non c'è che dire. Stile fra Sugarfree e Litfiba d'annata. Trentamila salentini a cantare le loro canzoni. Per una volta non si tratta di pizzica.
... non senti che
tremo mentre canto
nascondo
questa stupida allegria
quando mi guardi
non senti che
tremo mentre canto
è il segno
di un’estate che
vorrei potesse non finire mai ...
* Il ritorno è stato altrettanto avventuroso, fra controsensi e inversioni arrischiate in una città ad imbuto. Fosse per me saremmo ancora al cassonetto.
12.8.05
Potenza della fisica
Esperimenti dell'ultim'ora dimostrano che particelle polarizzate (ioni) sono in grado di trattenere informazioni di memoria per un tempo notevolmente superiore a quello degli attuali chip di computer. Se ne è derivato che, se e quando finalmente si arriverà alla costruzione di computer quantici, si sarà in grado di crakkare i codici della NASA, di simulare organismi biologici per lo sviluppo di nuovi farmaci, di accelerare esponenzialmente le ricerche on-line (fra le altre cose). E noi che pensavamo si trattasse di fantascienza ...
* Via Science blog.
11.8.05
(Vaghe parentesi)
Piombigno. E' l'unico aggettivo che mi viene in mente. Un sonno di abbandono totale. E io - che non l'ho leggero - mi sorprendo a vederti così. Ti stuzzico la coda di cavallo, ti tormento le piccole orecchie. Ma nulla. E' forse la fiducia assoluta che nulla ti possa accadere, che la protezione sia totale. Non ricordo di aver mai visto un adulto dormire così.
10.8.05
Fuffabolario estivo (Parte Quarta)*
* Sparigliato ormai ogni e qualsivoglia ordine alfabetico. Questa puntata è dedicata a Wookettina (per allietarle e alleviarle un po' il pre-vacanza). In azzurro, al solito, Giò.
Attemplate [CREDITS Matteo!!!]
Bloggueuse di rango, che ritengono di dover mascherare 'i loro primi quarant'anni' attraverso sporadici lifting a bit e byte di appartenenza.
Fuffatore
Imbonitore di rete, che spaccia con enorme professionalità immani boiate per contenuti seriosi, allo scopo di incantare i gonzi e implementare il proprio ruolo di opígnon lider.
Gattenzialista
Nega qualsiasi possibilità di conoscenza della realtà e riduce il tutto alla essenza felina.
Trico-eautontimorumenos.
Punitore di se stesso che si ostina a combattere il tempo portando in vacanza i propri bulbi piliferi dalla nuca alla fronte.
Piccolo / spazio / essenziale ...
Gambe larghe nel sangue. Io che spingo tu che spingi. Il tuo urlo, il mio urlo. Il colore gli occhi la voce. Il lento emergere da nulla a io pensante a bimba ad adulta. Con la tua voce dentro. Tu che spingi - io (re)spingo. Cordone mai reciso. Fammi nuotare sola!
Ripubblico anche qui il testo che ho destinato a Scrivere l'essenziale. Non so se siano necessarie due righe di parafrasi. Il rapporto con la madre è faccenda complessa per ogni donna. Soprattutto per quelle che cercano con forza di liberarsi da condizionamenti e finiscono per ritrovarsi, in un modo o nell'altro, sempre e comunque, figlie di lei.
9.8.05
Piccolo / spazio / ...
((Ecatina oggi ha un po' da fare. Però il post di Mantellini di ieri va assolutamente segnalato.))
Sperimentare la scrittura, l’espressione del proprio pensiero, abituarsi all’ascolto della propria voce non potrà mai più, in nessun modo, essere considerata cosa di poco conto... (il resto, molto di più, sul Manteblog).
8.8.05
Fuffabolario estivo (Parte Terza)
Il Quiproquotico
Passa le giornate a fare affermazioni inconsiderate e poi a chiarire sé stesso, generalmente peggiorando la situazione. (genere molto diffuso nell'ambiente politico).
La Realorroica
Dicesi di colei che trascorre ore, nel mondo a tre dimensioni©, a chiacchierare (de visu o al telefono) di sé stessa e dell'universo creato, sostenendo (in rete ma anche di persona) di essere di poche parole e introversa (la variante maschile è tutta un programma ...)*.
* Ogni riferimento a personaggi o eventi dal reale è assolutamente caustico e metafinzionale.
4.8.05
Fuffabolario estivo (Parte Seconda)*
* La 'famiglia' si allarga. Ecate ha lucrato uno fra i più rinomati Word Hunter della blogosfera, noto in parte con lo pseudonimo di Dr. Jekyll, a volte celato nelle spoglie di Mr. Hyde (i suoi spunti sono in azzurro)
(Fuori sequenza) Il lombardone cronico
Categoria di blogger che sparge cinismo e milanesità in tutte le cose che scrive.
Il Romeopatico
Crea post sentimentali e sospirosi, con i quali crede di curare l'anima propria e l'altrui. Se pure i lettori non annegano nella melensa melassa che propina, finiscono spesso per chiedersi quanta verità vi sia nel detto "al peggio non c'è fine" ...
La "studenlessa"
Artista e performer autolesionista, esibisce psiche e corpo come può (talvolta è pure scrittrice hard).
La Selvaggiomorfica
Di impostazione pseudoironica e postmoderna, assai convinta di sé e della pochezza dell'altrui, ammannisce di preferenza verità rivelate di scarsa credibilità.
Totem di marzapane
Non ha niente da dire ma lo dice benissimo.
3.8.05
Fuffabolario estivo (Parte Prima)*
Per gli aficionados del blog, da queste parti si avvia un lessico famigliare agostano, che verrà pubblicato a puntate. Gli arretrati potranno esser richiesti alla redazione di Attica.blogspot.com, alla modica cifra di 2000 Yen cadauno.
Utopisticatore
Creatore di miti e mondi ideali, di pura fantasia, dotato di grande forza di persuasione. Se si dedicasse seriamente alla letteratura, potrebbe avere qualche chance nel campo della fantascienza. In rete viene facilmente scambiato per uno dei tanti adepti di Scientology.
* (ovviamente a testa - quasi - in giù)
Utopisticatore
Creatore di miti e mondi ideali, di pura fantasia, dotato di grande forza di persuasione. Se si dedicasse seriamente alla letteratura, potrebbe avere qualche chance nel campo della fantascienza. In rete viene facilmente scambiato per uno dei tanti adepti di Scientology.
Vantaversifico
Scrittore e poeta dilettante aduso a magnificarsi con liriche paraencomiastiche e distici ermetici, di solito oscillanti fra onfaloscopia, autocompiacimento e lamentazione. Se blogger, manifesta sovente la tendenza a orientare i commentatori all’elogio sperticato e alla costituzione di fan club.
Zimballo
Personaggio che vien tirato in discorso ad ogni occasione, per lo più per esser messo alla berlina. Bersaglio preferito dai blogger mainstream, generalmente giornalista puro o blogger improvvisato, per lo più inesperto del mezzo (di solito con tendenza a scatenare risse nei commenti e ad occuparsi dei temi più sfruttati, tanto dai giornali quanto dai nuovi media).
1.8.05
Essenze rubate
Il benessere (?) del sole che ti arroventa la pelle. Le posidonie ondeggianti che si aprono al tuo passaggio. Il vento sul viso e gli spruzzi ad ogni salto della barca. I ricci appena colti, che esplori e gusti golosa. Gli scogli che ti graffiano le gambe. La gioia della condivisione di piccole cose con grandi persone. Sorridi, bella estate.