La rete ha qualcosa di magico. Connette, contamina, diffonde. Confonde. Questo è un nodo fra tanti, per aggiungere magia a magia.
31.1.06
Fera levitas
E' già un po' che t'interroghi. C'è lei (che vedi così singolare, e unica) che rimarca spesso quanto siate simili. C'è lei (che vedi così simile a te) che insiste sulle diversità. Sai che tutto è motivo di prospettiva, sai che vicinanze e orizzonti son frammenti. Sai che quel che ti avvicina è il candore nell'abbandono. Ora ti illumina il solito flash. Anerkennung. E' la leggerezza, loro (sua?), nell'insistere. E la gravità del tuo desistere. Altro non puoi, pulsa troppo a fondo il dolore del ricordo. L'universo che s'allontana e che ritorna, è tutta qui la distanza che vi unisce.
Se avess'io la levità di una fanciulla
invece di codesto, torturato,
pesantissimo cuore e conoscessi
la purezza dell'acque come fossi
entro raccolta in miti-sacrifici,
spoglierei questa insipida memoria
per immergermi in te ...
(Alda Merini, Fiore di poesia)
30.1.06
Schon wieder Pause?
Come già detto nei commenti: il mio pc (incluso monitor) di lavoro è stato trafugato. Oltre alla perdita di una serie di dati importanti (non di tutti avevo il backup, purtroppo), risvolto ulteriore sarà che per un po' ci si 'sentirà' un po' meno. Per tenervi compagnia con qualche 'lettura', vi raccomando gli ultimi post su PhBasso. Come anche Marina e Fabrizio sanno, anche fra blogger si creano sintonie meravigliose. Nonostante un po' sbattuta, Ecatina continua a sentirsi fortunata, per questo ... E il merito non è certo suo.
* Un bacio particolare, inoltre, in questi giorni di caos, va anche ad Acide. Passate da lui e lasciategli un sorriso (sulla fiducia). Grazie.
29.1.06
On y va*
Corrono fuori i rumori di una rumorosa domenica di Campania. Il sonno corposo l'hanno infranto serramenta e altoparlanti. Raccogli i tuoi pochi vestiti nella valigia troppo grande, erosa dai tanti nastri trasportatori dell'anno passato, e ti metti al volante. Una volta tanto, non vedi l'ora. Sei mancata due giorni - è come fossi fuori da un secolo. Non è solo la terra rossa e oro. Non è il respiro di storia e cultura a ogni passo. O la bellezza dei luoghi. E' quel che ti sei costruita, che ti da' forza. E' Tara ...
* Il quadro è di Salvatore Fratantonio, per la cortesia di Madame Franca.
28.1.06
Get double
Il titolo è ambiguo per più di un verso. Che resti alla multiplex interpretatio del lettore intenderlo come meglio crede. Mi pare, fra le svariate sfaccettature, si adatti bene a una serie di osservazioni che girano, in questi giorni, nella blogosfera, e che ricorrono - chissà poi perché? - molto spesso presso uno dei miei più cari blogamici, Matteo/Giò. Sarà che della doppiezza per qualche tempo Matteo ha fatto un gioco bellissimo, nascondendo dietro Player la sua identità di Maestro (con la 'faccia cattiva' nel primo, e l'aria pulita da bravo ragazzo nel secondo). Sarà che uno dei suoi più cari blogamici (uno che la sottoscritta 'conosce' e rispetta sin dai suoi - di lei - primi passi da blogger), il Max del Canale ultimamente riflette assai su quel che sembra e quel che è, sarà che proprio da lui trovo un post (e relativi commenti) che in qualche modo rispecchia uno dei temi ricorrenti di Ecatina (l'io, lo specchio, la maschera, l'autorappresentazione, [Lacan]) e di Max rinvengo una frase bellissima: "si tratterebbe di stabilire di quale dei due 'io' io stia ora parlando". Ne abbiamo solo due, mi chiedo? Non siamo per caso fatti di tante 'voci' diverse, come Desideria? E con questo punto di domanda sospendo (non per molto, però ...).
Le ragioni di un respiro
Ne avevo bisogno. Di qualche giorno senza postature. Ha ragione però Gabriele, nei commenti, quando scrive che, pur avendo annunciato una 'pausa', in realtà non ho mai smesso. Non ho smesso di esserci. Di commentare, ab und zu, di rispondere ai commenti da me, ogni tanto. Ho solo rallentato le postature. Dirò che ne avevo bisogno. Ho voluto capire qualcosa in più di me e del mio rapporto col mezzo, dato che Ecate esiste da quasi due anni, ma Francesca è sul blog da quasi tre - e c'era bisogno (appunto) di un attimo di respiro. Di capire perché lo faccio, di capire se posso farne a meno, di capire se sia sensato farne a meno. Ovviamente ho solo risultati parziali. Mi son detta: smetteresti di scrivere ma non smetteresti di leggere (dato che son passata da quasi tutti i miei link in questi giorni di silenzio). E allora, se di 'dipendenza' si tratta, è dipendenza dai blog altrui. Pertanto puoi tranquillamente continuare a tenerti il tuo. Resta ancora una sequela di domande in sospeso, bien sur. Ma una prima risposta, parziale, è venuta. Anche da voi (che avete continuato a passare e a leggere, a leggervi e rispondervi nei commenti anche quando non c'ero). Una ricchezza che non ho nessuna voglia di perdere. Si riprende, quindi, e col ritmo di prima. A volte un post ogni due giorni, a volte due in un giorno, a volte un viaggio che mi tien lontana dalla tastiera. Convinta che nel viaggio, quello importante, in quello non sono da sola.
Una cosa è, forse, cambiata. Commenterò un po' di meno, dagli altri e da me. Ho voglia di 'ascoltarvi' di più, di rilassarmi, come con i miei amici in 3D davanti a un bicchiere di Primitivo, e lasciare che mi cullino con le loro chiacchiere. You always welcome.
26.1.06
Interruzione (temporanea)
... ma solo della pausa. Due righe. Così, per nostalgia. La 'sospensione', da queste parti, durerà ancora una decina di giorni, poi si riprende (credo). Intanto un pensierino rapido: a lei che con preziosa saggezza consiglia e conforta a distanza; a lui che con imperturbabili bonomia e dolcezza ride e scherza sul 'filo' e spesso mi illumina con i suoi post; a lui che mi fa ritrovare il gioco bambino anche quando non ne ho voglia; a lei che mi regala spesso il brivido della follia e mi dedica (ormai) un post su cinque; a lui che ama vivere pericolosamente, e non solo in rete (ma quando torni, a Fabrì?). E a tutti quelli che passano, manifesti o silenti. Un semplice grazie per come mi arricchite.
E ora, di nuovo ...
17.1.06
Momenti silenti
Tutto (o quasi) sotto controllo. Badate voi al blog per qualche giorno. Non fa rumore, non sporca, e se lo si tratta bene può anche fare le fusa.
15.1.06
Film Reality Show*
Il tutto comincia ieri sera. Quando, davanti a un buon bicchiere di vino in un contesto parafamiliare, viene accettata, da due consenzienti, la proposta ecatesca di andare a vedere Match Point. In giornata Ecatina invia sms a gruppetto sparso di amici, con la dicitura, secca: "Match Point al cinema ***, h. 17.45. A seguire birretta post-film. Accorrete numerosi". Replica immediata da amico che l'apostrofa benevolmente Imperatrice!, dato che, contrariamente al solito, non ha verificato se vi fossero opinioni divergenti, ma ha dato un luogo e un'ora precisi. La strategia pare avere successo, dato che, a parte l'amico impedito per grandi pulizie, gli altri coinvolti son tutti presenti. Lottiamo con una marea di altri desiderosi e fiumane di adolescenti (ché, nella sala accanto, dan le Cronache di Narnia). Frattanto arriva sms di amica lontana: "va' a vedere New World". Botta e risposta: "Quello su Pocahontas? Vale la pena?" / "E' bello e triste" / "Ah, perché su un blog ho letto che era palloso e non si capiva una cippa. In fondo, la stessa cosa." / "Forse l'ha scritto il nipote di lui" (leggi: il 'lui' del film). Ebbene, sarebbe stato, probabilmente, ben meglio. Qui lo affermo e ribadisco: MATCH POINT DI WOODY ALLEN E' IL FILM PEGGIORE DELLA STAGIONE!!!! (e ora speriamo che i motori di ricerca facciano il loro dovere). Il film è assurdamente lento, la storia debole debole, anche attori bravi come la Johansson perdono di mordente, e tu sei lì a chiederti quando finalmente scorreranno i titoli di coda. E purtroppo la bellezza del protagonista maschile non può reggere due ore di noia. Vi dirò solo che ho rischiato il linciaggio dal resto della compagnia (e non potrò più scegliere un film per il resto della stagione). La prossima volta si è già votato per Pieraccioni. Se è una sòla anche quello, giuro che passo al Podcasting.
* Da un'idea di Massimo (SdC)
14.1.06
EcaDivagazioni (2)
Hai ritmi oligofrenici, nei fine settimana di un gelido gennaio. Ti riprometti di alzarti presto e sbrigare tante cose. E invece lasci che la chiarità di una giornata lucida ti attraversi lentamente le palpebre, pian piano nutri i gatti (che pazienti si sono adattati al tuo ciclo circadiano), ti fai scivolare sulla superficie della percezione cosciente telefonate e messaggini. Solo buone notizie, in questo sabato di incipiente inerzia. Ma anche la contentezza che senti è soffusa, annaspa nell'affiorare. Piano l'aroma del caffè ti sale alla testa. E rotoli nel quotidiano. Che si colori di un po' d'utopia, ti auguri.
E ti diverte lo scoprire l'esistenza, a Verona, di una galleria La Giarina. Princi, se ti vengo a prendere, ci vieni con me a visitarla?
13.1.06
EcaDivagazioni (1)
Il 2006 è anno mozartiano, 250 anni dalla nascita di Wolfgang Amadeus. Girando per siti realizzo che mi son già persa l'Idomeneo. Forse un po' di fortuna potrei averla a Bari a metà marzo, dove è previsto - pare - il Ratto dal Serraglio. Anche da queste parti è previsto un Omaggio a Mozart e - sembrerebbe - anche una rappresentazione del Don Giovanni. Non so perché, ma ho la sensazione che anche stavolta, per godermi qualcosa di serio, mi toccherà spostarmi ...
12.1.06
Cheeck to cheeck
Intendiamoci. Bertinotti non è che mi stia mostruosamente simpatico. Ma quando ieri sera, fra i fumi del sonno, ho potuto godere della superiorità intellettuale mostrata e della nonchalance con cui ha messo a posto il nano pelato (anzi, non più pelato, dato che la ricrescita - almeno quella - gli è venuta proprio bene) mi si è allargato il cuore. Dixi.
11.1.06
Non è vero ...
Nel 2006, avrai maggior successo se ti avvicinerai a ogni esperienza con l'atteggiamento di uno studente. Potrai espandere la tua capacità di essere felice se riaccenderai il tuo amore per la conoscenza e brucerai costantemente di curiosità. Conosci il vecchio detto: "Quando lo studente è pronto, il maestro arriverà"? Ti consiglio di prepararti, perché vicino a te c'è già o ci sarà presto un maestro importante. Aggiungerei anche un altro consiglio, che prendo in prestito da J. Bronowski: "È importante che ogni studente affronti i suoi studi con una certa sfacciata irriverenza; non è lì per venerare la conoscenza, ma per metterla in discussione".
Nella miglior tradizione blogger, mi rifaccio anch'io agli auspici dell'Internazionale. Ovviamente mi arrovello già: io allieva? E di chi? E' chiaro che bruci costantemente di curiosità (qualità che, come noto, altrimenti mi è del tutto estranea ...).
9.1.06
Chain time
Dovrei essere 'inquartata' con lei e con lui, per l'ennesimo giochino in cui mi han coinvolto. E invece (sospirando) mi allineo. Dovrei elencare cinque mie 'strane' abitudini. Ovviamente, però, quando si è come me, il problema è definitorio: di 'strano' io credo di avere ben poco (oppure tutto, appunto). Perciò racconterò di alcune di quelle che mi sembrano 'tipicità' della sottoscritta - poi giudicate voi.
Nummer Eins:
Camminare per casa di preferenza scalza (o, in caso di rigori invernali, se proprio necessario, con doppio calzettone).
Nummer Zwei:
Passare dieci minuti, quasi ogni mattina, a scegliere la collana 'della giornata'. Un'Ecatina che esce di casa senza collana è una donna sull'orlo di una crisi di nervi.
Nummer Drei:
Odiare le giacche di tailleur: se possibile, anche in situazioni ove è richiesto radical chic, cardigannini o twin set.
Nummer Vier:
Il caffè di casa solo e sempre di una certa marca (e portarsi dietro le confezioni relative e la macchinetta sinanche in Germania).
Nummer Fünf:
Vendersi come dura. Vedete un po' voi.
Ora dovrei passare la palla: per seguirne i rimbalzi, andate qui e qui. E basta con le catene. Ché si sa che preferisco il gatto (a nove code).
8.1.06
La sottile ebbrezza
Era un topos già per gli antichi. Gli uomini uccidono col pugnale (o la pistola, o, a seguito dell'evoluzione tecnologica, con l'uzi), le donne col veleno. Ne ho la riprova alla mia consueta lettura del blog di B. L. Ochman, esperta di marketing della rete. La nostra, nel fare update dei suoi prodotti Symantec, si trova 'appesa' per un bel po' di tempo e costretta a un download da un sito in India. Tanto per aggiungere la beffa al danno, il sistema le invia in automatico mail di ringraziamento, che la sollecita a comunicare la sua shopping experience a parenti ed amici. Detto fatto: sul blog (con rank 1,478 su Technorati, mica campanellini) la gentile signora comunica al mondo che "ha avuto un'esperienza assolutamente pessima" col servizio clienti in questione, e gentilmente rileva "Symantec Customer Service Sucks". Insomma, il marketing di rete può funzionare anche 'all'incontrario' - basta che una donna sappia usare bene i suoi strumenti ...
Come diversamente?
Metti una scalmanata ad un capo della linea. Ed un ciclone all'altro. Era mai possibile che ci si accorgesse del terremoto in corso?
La sottoscritta ha creduto ad un camion vibrante sotto le proprie finestre. C'è da dire che anche i gatti son rimasti imperturbabili (quando li ho ritrovati ...).
5.1.06
Coincidenze davvero?
Uno degli ultimi post di Matteo mi ha condotto a una locandina dell'Università di Pisa, con conferenze di filosofi. La locandina ha scatenato una marea di ricordi. Di una giovinetta del Sud, appena ventitreenne, che traduceva, perdendoci gli occhi, su una (per gli standard di adesso) vecchia carretta di Amiga 2000, uno stupendo ciclo di lezioni su Machiavelli e la seconda deca di Livio. Il filosofo tedesco che le aveva affidato l'incarico (cosa di cui la ragazzina era orgogliosissima) era, oltre che eccezionalmente colto per i suoi trent'anni, anche eccezionalmente bello. La ragazzina di oggi è andata a rovistare nella sua biblioteca e ha ritrovato il libro (con la dedica) che lui le regalò allora. I ricordi (che riguardano anche nottate perse, perché il maledetto Amiga andava in Guru Meditation) hanno scatenato la curiosità. Bene. Non è docente universitario in filosofia. Christoph lavora, oggi, in un istituto parauniversitario di alta tecnologia. Che sia davvero un omen che si finisca con gli ingegneri e l'informatica?
Anaciclosi bioritmica
Si ricomincia. Le 'carte sparse' verranno reimbustate, quasi intonse, nella solita sacca. L'aggeggino, qui, nella sua borsa. Fra una manciata di minuti si torna a casa. Per continuare il viaggio. Mi è chiaro che - nonostante la sosta - non ho mai smesso di viaggiare. Il corpo è restio a muoversi, nei fumi di un nostalgico ieri che stenta a mutarsi in oggi. La fantasia è già altrove. Ci ritroviamo. Presto.
3.1.06
Gente del Sud ...
Ormai è fatta. Da fonte che più autorevole non si può. "Gente", siamo più buoni e intelligenti. La vicenda, che a mio parere ha davvero del ridicolo (ma i nostri politici sembrano aver scelto questa strada come la privilegiata per aver sempre la ribalta dei titoli), ha fatto riaffiorare uno dei soliti ricordi. Di un treno notturno per la Germania, sul quale, poco prima dell'arrivo, si incontrarono una affabile signora emiliana e una ragazza del sud assonnata. La signora del Nord (del Centro, dite?) le chiese da dove venisse. La nostra meridionale rispose (per la serie: la parte per il tutto, dato che nel raggio di 100 km dalla capitale siamo tutti di lì) "da Napoli". Il sorriso e la risposta della bella emiliana le riscaldarono l'anima: "ah, una vera italiana".
Categoria: meditate, gente (anche del Nord), meditate.
Glossario minimo dell'italiota
Non posso iniziare con "sarà capitato anche a voi ...". E' che stavolta lo 'sguardo' è quello professionale. Quello di chi si sente dire che sponsor, minus, bis sono parole inglesi. O che legge negli scritti di giovani 'autori' l'insensato veperata quaestio. E' per questo che ieri, nel rivedere il dettato della 'mia bimba' di otto anni, ho rabbrividito nel leggere: albooum. Mi chiedo se avrà capito molto del mio racconto sulla tabula dealbata ...
2.1.06
Curiosità
R.S.V.P.
R.S.V.P.