E le vien fatto di pensare alla Pasqua, alla rigenerazione. L'immagine di lei da qualche tempo è quella di un nuotatore in immersione. Non è ancora il momento di riprendere aria. Però sulla superficie il brillìo delle cose ha già un altro nitore. A tirare il fiato sarà un'altra. Il dubbio è ancora sul quando e perché. Molto meno sul come. Affiorerà, giovane e nuova, cantando così divinamente da incantare lo stesso Ra. Intanto, brucia:

E ti vien fatto di pensare a un'altra araba fenice: e scopri con sollievo che sei fra i suoi philoi:

Etichette: Apnea, Araba fenice, Guy Fawkes, Scarlett Carson

E girelli per scaffali e non riesci a trattenerti. La mano prende annusa preda rilascia depreda s'appropria. Proprio di chi non crede alle coincidenze. Ora è tuo e ne centellini le pagine, un nuovo giallo, di quelli 'nazionalfilosofici' (sullo stile di Aristotele detective). Critica della ragion criminale col buon Immanuel nel ruolo di sé stesso narra di un manoscritto maledetto e di omicidi a catena. "Esaminando i fatti fisici e setacciando le circostanze, possiamo trarre delle conclusioni ragionevoli su come e quando è stato commesso il delitto. Questi dati ci possono aiutare a loro volta a capire come è stato compiuto e cosa è stato usato per metterlo in atto". Nullo Holmes sine Kant, insomma (e a quel che vedo non son la sola che lo apprezza: ah, gli amici ritrovati ...).

Il tutto condito dalla strepitosa voce di Ayo. Joyful.

Etichette: Ayo, Kant, Philosophari sed paucis

C'è un'amica che ogni tanto mi invia qualche suo piccolo scritto. Le ho chiesto il consenso per far apparire qualcosa di suo qui sul mio blog. Su questa ha ceduto:

(Poesiola a tre quarti di luna)

Una trama diffusa
di speranze e disegni
divagare intessuto
di ritorni e amnesie.
Aritmia dell’oggi
distonie arrabbiate.
Divagare confuso
con un mezzo sorriso.
E un acquisto banale
tira a galla memorie
che vorresti allagare.
Nostalgie di Berlino -
un frammento cubista
e visioni spezzate.
E vorresti soltanto
ritornare a guardare
coi tuoi occhi di allora.

Pare che si condivida l'amore per la Germania. E' malattia pericolosa - e cronica.

Etichette: Amicizia, Liriche

Blogger A: E' un discorso che da Kant in poi si è fatto ricorsivo. Madonna mia, son proprio bornée in questo periodo.
Blogger B: No, tu sei burning, se chiedi a me ...
Blogger A: O magari Barnum?

Albeggiare vivido e storto / oltre un potente scudo ritorto ... (isofonie scipite).

Etichette: Isofonie blogger, Sprachspiele

E passar le cose sotto la lente d'ingrandimento a volte le complica, a volte - aiutando a scomporle - le risolve. Con l'attitudine all'analisi che mi ritrovo forse l'entomologia sarebbe stato il settore indicato. La storia, il diritto, muovendo a spaziar nel passato la fantasia mi rendon le cose più difficili (e forse, per questo, più interessanti). Per fortuna a volte c'è chi analizza per me:

L'amicizia è incompatibile con un elevato grado di bisogno. Lo è perché è incompatibile con un troppo grande squilibrio di potere. Se io ho bisogno di qualcosa la cui soddisfazione dipende da qualcun altro, allora l'altro ha un potere su di me. Se io, perciò, ricorro sempre ad un certo amico, finisco per dipendere da lui, gli conferisco un potere. Potere che diventerà tanto maggiore quanto più mi metto nelle sue mani. Questo comportamento contrasta totalmente con la sovranità dell'amicizia e, inevitabilmente, finisce per distruggerla. Anche se l'altro ha la miglior disposizione nei miei riguardi, anche se fa per me le cose volentieri. Basta che una volta lui sia disattento, oppure sia in difficoltà, o semplicemente un po' annoiato e noi ci sentiremo traditi ... Lo abbiamo caricato di doveri, lo abbiamo, in definitiva, ricattato. Lo abbiamo messo in condizione di sentire la nostra amicizia come un peso.

A più riprese l'ho reputato un banaloide. E invece in Alberoni, L'amicizia, si trovano varie cose tutt'altro che prive di senso. Soprattutto per chi - come me - negli ultimi tempi apprezza variamente e intensamente l'amicizia uomo-donna. La citazione è autobiografica e non lo è, forse vale per la blogosfera ma forse anche no, forse per le relazioni uomo-donna e magari per nulla. Mi diverte lasciarvi nel dubbio. Del resto - è noto - il metalettore vede nei post quel che vi vuol vedere.

Etichette: Alberoni, Amicizia, Dipendenza, Sessualità

"Sai qual è il problema? E' che troppo spesso si confonde questa piccola parentesi di vita con la vita vera, quella che ti aspetta lontano da questa tastiera. La vita con la tua famiglia, con il tuo quotidiano. Questo è un giro in piazza, più o meno serio. Un momento anche importante, ma con un suo modesto peso nel vivere di ognuno di noi. Ed ecco perché le liti, le acrimonie, i dispiaceri per le incomprensioni. Ai miei ragazzi, quelli che tu vedi commentare qui da me, l’ho sempre detto. Non è questa la vita vera, non fatevi sviare. Un post è solo un post. E' un apostrofo rosa tra le parole l’hoscritto."
(sante parole della santa Giari)

* E parallelamente un memento per le babbione della blogosfera ...

*** UPDATE: Sifossifoco è tornato. Si vede che il moto di solidarietà che si è scatenato ha prodotto i suoi effetti. Il 'giro di post' si trova linkato con dovizia e minuzia da Saltino. 'Morali' di Ecatina: nonostante siam dei fottuti individualisti, riusciamo a 'far gruppo' per degli ideali che contano (e per gli amici che meritano); mai fatti cento accessi di domenica (la morale tiratela voi); il morale mi è schizzato alle stelle ...

Etichette: Babbione, Blogosfera morale, Censura, Piattaforme, Sifossifoco

Fuoco rabescato Il fuoco rabescato è un pezzo d'artifizio formato con due ruote a sole di eguale grandezza giranti verticalmente e a controsenso sopra un medesimo asse. Queste ruote si fanno spesso girare con due e quattro fuochi, il che fa ardere da quattro ad otto cartocci in un punto sulle due ruote. Si piantano a sei riprese guarnendone il centro con mezzelune di lancie, le quali, girando, imitano una lotta di serpenti.
Lucignolo o miccia di comunicazione E' una miccia di cotone incrostata di polvere, che s'introduce in un tubetto di carta. Essa serve a portare il fuoco rapidamente per far accendere ad un tempo i diversi getti che formano un pezzo d'artificzio, o per comunicare il fuoco d'un pezzo o d'un getto che finisce, ad altri che devono bruciare dopo.

Citazioni da: GILLET-DAMITTE, Il pirotecnico, ossia L'arte di fare i fuochi artifiziali, prima versione italiana (con tavole litografate), Trieste 1862, prezioso regalo della Giari.

Etichette: Ascendente Ariete, Ecatina pasionaria, Feuerwerkmusik

Stavolta è durata poco ... Ma guai a chi mi fa salire il sangue agli occhi, in questo periodo.

Vivo a 5200 giri sono affogata in urgenze di lavoro e personali nevrotizzata e persa - voglio tornare in California ...

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Etichette: Fughe dalla realtà, Matteo, Saltino, San Francisco, Scent of silence

Chi avrà detto mai che il blog è attività sedentaria? Due notti in treno una colazione all'alba una scarpinata al sole una pasticciata con penne e colla (e il QCV) e un giro bellissimo di regali sono il bilancio meraviglioso di una giornata a Firenze. Come il ritrovato sorriso della Giari, forse il premio più bello. Grazie, grazie, siete stati un pubblico meraviglioso!

Come solito, linkerò i resoconti, cominciando da lei ... (e auguri a Lizetta!)

Etichette: 8bre, Firenze, Sciamannati

E' quando hai operai per casa e sei senza fornelli né acqua corrente in cucina che ti si intasano tutti i lavandini, salta la corrente elettrica e smette di funzionarti la scheda telefonica.

Da una suggestione di A.

Come quando vorresti che fosse il silenzio a parlare per te.

Irrealistico soprattutto in rete, dove impossibile è la 'comunicazione non verbale'. Però anche la 'vita in 3D' non scherza.

Etichette: Scent of silence

Da' ad un professore un convegno da organizzare al sud e ne farai un professore distrutto. O quanto meno molto più tranquillo, per un certo tempo.

Da' ad una madre un appartamento caotico da rimettere in ordine. Ne farai una donna felice.

Etichette: Disorder, Parents